Quadro DieciGiselle alias
Iamina alias
Mela alias
Lola è sommersa da un fragoroso e commosso applauso. Anche Fifì, emozionatissimo, è lì a godersi l'appassionata standing ovation. E Fred, il focoso e romantico topo scatenato dalla giacca rossa (nella scena del tripudio ne indossa una azzurra), sale sul palco per abbracciare la sua bella. Ma...
Non leggo Faulkner dal 1990. Giuro!!! E' che ho finito le virgole...
RispondiEliminaImpossibile guardare davanti questa luce chiude tutto è un muro nero che urla e batte le mani Lola Lola urla quello che urlo io dentro ma ora ho la luce che mi fa vedere il rosso delle palpebre il rosso del sangue a terra il rosso della giacca meno male che non l’ho messa colore cielo è meglio ora ho qualcosa alla coda che non lo so forse pure al muso che non lo so Lola Fifì sono sereni Lola dice grazie pubblico meraviglioso Fifì fegato di latte sorride sereno non ha quello che ho io anche la tenda rossa le luci sono colorate dal tavolo era bello puntate negli occhi ho la coda forse più piccola questa luce che mi taglia ho i colpi nelle orecchie il rinculo ancora nelle mani le braccia non voglio più voglio fermare il mondo ora anche se ora ho paura.
RispondiEliminaBellissimo questo flusso orgasmico.
RispondiEliminaMa anche lo stream of conciousness e la punteggiatura dell'Ulisse di Joice.
RispondiEliminaFifì fermò con una mano la vibrazione ostinata dell’ultimo suono armonico all’ottava che aveva usato come chiusura. Nuda, un poco sgranata, solo la voce di Lola si sentiva adesso nel silenzio irreale del teatro. Quando anche l’ultimo soffio di Lola si allontanò fino a sparire tra i tavoli, ci vollero due o tre secondi prima che partisse l’applauso. In piedi, tutti applaudivano commossi. Fred volle salire sul palco, per raggiungere Lola. Ma quando i riflettori impietosi gli colpirono gli occhi, sentì che camminava a fatica. Aveva perso la baldanza, la sicurezza di sé. Si muoveva ora in un ambiente ostile, dove chiunque avrebbe potuto abbatterlo con una fionda. Guardò Lola e Fifì, sereni e sicuri, e si sentì felice, impaurito e solo. Poi una sensazione brusca di fastidio alla coda, come se qualcosa stesse cambiando, come se stesse diventando più corta. Le luci intense gli facevano vedere solo il rosso delle palpebre, e lui pensò al rosso del sangue per terra e quello acceso della sua giacca. Per la prima volta nella sua vita, ebbe paura.
RispondiEliminaUna versione più cacio e pepe, se no finiva che mi montavo la testa....
RispondiEliminaYorick: stavo per chiederti il bis: ed è arrivato, bello e magnifico!
RispondiEliminaGrazie infinite!! Mica sono Paganini...
RispondiElimina-Grazie grazie!!! Siete troppo buoni!!! Vieni sul palco, Fred, senza di te io non sarei qui!-(Ma guarda un po' quanta gente è venuta a sentirmi cantare, ma allora sono vero brava! Fred me lo aveva detto che mi poteva fare partecipare a questo concorso di musica... E alla fine ho vinto proprio io!!!).
RispondiElimina-...Grazie...(ma pensa... Ma chi me lo doveva dire che sarei finito su un palco? Dalla sartoria ad un concorso musicale, passando per uno scantinato buio e puzzolente! Un bel salto di qualità, direi! E poi Mela è proprio brava... Ha una voce che incanterebbe pure gli alberi... Pare che quando canta tutto e tutti si fermano ad ascoltarla... Come una magia, come un incantesimo... E poi è bellissima...)
-Ehmm... Grazie... Sei stata bravissima davvero!... (sìsì ma adesso andiamo via... Devo scendere da questo palco, sono troppo in vista, troppo scoperto, qui sopra. E poi queste luci mi accecano, non riesco avedere niente. Per questa serata speciale, mi sono fatto fare una nuova giacca da Fifì, blu stavolta, quella per le occasioni importanti, ma non credo che questo confonderà quelli che mi stanno cercando... Devo andare via... Ma chi si muove là sotto? C'è davvero un'ombra scura che si sta avvicinando, o sono queste maledettissime luci che mi confondono...?)
Eluz: una sceneggiatura perfetta: l'ho visualizzata e metabolizzata. Quasi quasi la disegno! Ora Tanus e Fara, e via verso il finale: ma c'è tempo.
RispondiEliminaE comunque Joyce, non Joice... Chiedo venia.
RispondiEliminaL’ eco dell’ultima nota ancora era nell’aria che la platea esplose in un applauso infinito. La sua esecuzione appassionata aveva toccato le viscere di quegli uomini rudi e delle loro donne. Ianina, in arte Lola, regalò un sorriso mesto e sensuale e accompagnata dal suo chitarrista, attaccò un altro pezzo e poi un altro ancora. La platea era commossa ed eccitata e quando lei finì la sua canzone e un ultimo fremito la scosse, scoppiò l’applauso del pubblico ormai in delirio. Ianina, a braccia alzate e in tutta la sua bellezza, ringraziava, sorrideva e indicava al pubblico Fifì che magistralmente l’aveva accompagnata quando ad un tratto sentì un tonfo. Qualcuno era saltato sul palco alle loro spalle. La luce del riflettore l’accecava. Non riusciva a vedere chi fosse. Aspettava il suo uomo, l’uomo per cui era in angoscia, ma non riusciva a scorgere se non una sagoma scura che si agitava. Ma non era una giacca rossa…cosa stava succedendo? Chi c'era sul palco?
RispondiEliminaFifì cominciò a tremare...
Fara, mi piace quest'atmosfera sensuale sospesa tra Moulin Rouge (Nicole Kidman) e Casablanca (Ingrid Bergman).
RispondiEliminaChe vuoi farci Sole e Nuvole, le Tope sono sempre sensuali! I topi un po' meno
RispondiEliminaTanus, non nasconderti, vieni fuori! Come lo zio Sam: I want You!
RispondiEliminaIl primo concerto di Giselle/Lola fu indimenticabile. L'accompagnamento di Fifì riuscì ad esaltare ed evidenziare le qualità canore della meravigliosa topa. Alla fine, con "Memories", venne giù una cascata di applausi, gente in piedi dappertutto. Fred volle partecipare al successo della sua bella, salì sul palco. Li tra le luci spiccava la sua giacca blu, dello stesso colore dell'abito di Giselle, e che proprio Fifì aveva confezionato stando ben attento a dissimulare il fedele ferro sotto l'ascella. Aveva quella sera rinunciato al suo portafortuna Fred, la sua amata giacca rossa. La desiderò subito dopo essere salito sul palco, quando ebbe la strana e forte sensazione di essere un topo in gabbia. Qualcosa non quadrava.
RispondiEliminaTanus, i conti tornano, molto bene!
RispondiElimina"Che meraviglia riuscire a stregare così il mio pubblico" pensò Lola guardando la platea silenziosa e assorta, rapita dalle parole modulate con sensualità. Quella sera aveva proprio voglia di provare quella sensazione... quella sensazione di dominio che pervadeva tutto il suo corpo quando si rendeva conto di avere tutte le attenzioni su di sè... era una sensazione che nemmeno Fred riusciva a farle provare, nonostante fosse così attento nel riempirla di attenzioni e
RispondiEliminanel farla sentire continuamente desiderata. Per conquistare in tutto e per tutto il suo pubblico aveva persino indossato uno
dei suoi vestiti più sexy, il lungo abito blu che aderiva perfettamente alle forme del suo corpo facendo sognare gli uomini che
non faticavano a immaginare cosa fosse celato dietro e facendo provare invidia alle donne che avrebbero voluto ostentare quelle
forme con la stessa disinvoltura di Lola. Per completare la sua mise da "femme fatale" aveva indossato anche la collana d'oro
che Fred le aveva regalato per il compleanno e che si insinuava furtiva nel suo decolletè e i lunghi orecchini che le facevano risaltare il viso.
Fifì si sentiva orgoglioso di quello che era riuscito a fare: "Col mio strumento sto accompagnando la musica della cantante
più brava e sexy che abbia mai conosciuto, lo sapevo che sarebbe stata una buona idea rispolverare lo studio della chitarra",
studio che aveva tralasciato per dedicarsi alla sua attività lavorativa di sarto, l'attività che gli permetteva di sopravvivere
e mantenersi. Gli sarebbe piaciuto fare il musicista, ma la vita aveva riservato per lui un lavoro diverso, in cui comunque Fifì
riusciva a fare uscire il suo spirito creativo... l'ultima giacca rossa che aveva confezionato per Fred era una meraviglia e tra l'altro lui la indossava con un certo portamento... "Ma aspetta... quello è Fred... stasera non ha la sua giacca rossa nuova
di zecca, ma perchè mai?". La visione del topo senza la sua giacca rossa portafortuna gli lasciò una strana sensazione in corpo, un presentimento... come se ci fosse qualcosa di strano o qualcosa dovesse accadere da un momento all'altro...
Fred intanto, si aggirava furtivo attorno alla cantante e al chitarrista-sarto, doveva assolutamente allontanare Lola da quel palco, un posto così esposto... lei era sotto gli occhi di tutti. "E' troppo pericoloso" pensò "non dovevo permetterle di fare questo spettacolo, ma lei è così testarda, non è stato possibile impedirlo"