martedì 12 gennaio 2010

Vive l'amour


L'offensiva del partito dell'amore.

16 commenti:

  1. L'hanno detto alla pubblicità, allora è senz'altro vero! Nel dubbio, indossiamo le mutande metalliche!

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  2. Sì, SoleNuvole, sarà anche il partito dell'amore, ma l'interracial non ha mercato. Perciò la linea del partito è chiara: gli extracomunitari amino a casa loro.

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  3. Yorick, anche le spranghe hanno una loro sensibilità! Se gli immigrati ci tengono a restare, possono scegliere di farsi accarezzare con quelle... Oppure possono scegliere di far scaldare le loro baracche con qualche incendio appiccato qua e là...
    CHE SCHIFO.
    ("Schifo" è una di quelle parole che non uso mai o quasi mai. Mi pare peggio, molto peggio, di una parolaccia. Ma per descrivere situazioni come queste, è l'unica che sale alle labbra e alle dita).

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  4. Quoto eluz in toto. Anche a me non piace... ma l'ho usata proprio a tal proposito. Ribrezzo forse sarebbe meglio, ma "schifo" rende molto di più l'idea.

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  5. E' il mercato, Eluz, anzi, il Mercato.

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  6. Caro yorick, hai proprio ragione. Dopo la tratta delle bianche la tratta dei "negri". E' uno dei Mercati più floridi, anche in politica, vedi la lega.

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  7. Mi viene in mente una frase...
    "Ma quale Amore Amore e bruoru i ciciri!"

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  8. ma voi veramente eravate convinti che gli italiani (e i siciliani) fossero brava gente?

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  9. Sì ragazzi, raccontiamola la contraddizione dell'ars amandi secondo Via del Plebiscito. E anche la riforma del fisco non mi sembra molto amorevole.

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  10. No fara, ma tra non essere brava gente ed essere così crudeli pensavo ci fossero vie di mezzo...

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  11. Fara; avevi detto che avresti scritto per la fiction di questo blog...

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  12. E' vero, ma in questi giorni sono stata (e sono) occupata (lezioni in corso). Ma ci sarà tempo, spero.

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  13. Scusate non riesco a trovare battute per entrare nel dibattito e allora corro il rischio di annoiarvi, ma dico come la penso.
    Sugli italiani brava gente mi sembra, come giustamente fa notare Fara con la sua domanda retorica, finalmente non abbiamo più dubbi. Gli italiani sono uomini e donne come tutti gli altri, e gli uomini e le donne hanno sempre avuto istintiva avversione per il diverso cospecifico, poi la cultura, l’abitudine al diverso, che appunto attraverso l’abitudine non è più tanto diverso, attenuano questa naturale reazione del clan, naturalmente più gli ambienti si vanno degradando più razzisti ci sono, se poi il degrado promana da una classe dirigente sempre più grossolana e corporativa è naturale che la legalità diventa sempre più problematica e l’analfabetismo materiale ed etico produce ciò cui abbiamo assistito, l’indignazione non può lavorare a favore di una società in crisi dove la forbice delle differenze anziché ridursi si allarga.
    La rivoluzione industriale, di cui siamo figli, si fondò sulla miseria delle moltitudini e sull’inurbamento delle masse;Poi la forbice economica cominciò a restringersi facendo emergere e allargando il ceto medio, adesso sembra che si stia ripercorrendo la stessa strada al contrario, in fondo al tunnel ci sta il feudo e il servo della gleba. Fermare questo sinistro scivolo è responsabilità di ciascuno di noi, indignarsi non basta.

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