venerdì 1 gennaio 2010

2010


Vorrei che il nuovo anno fosse bello, felice e sereno soprattutto per quei bambini che non hanno mai avuto la fortuna di essere amati. Per quei bambini che hanno solo un presente e cercano disperatamente di dimenticare il passato. Non sono un massimalista e neppure un inguaribile ottimista: non voglio illudermi che i miei auguri possano riguardare "tutti" i bambini che non hanno mai avuto un'infanzia normale. Però per quei sei o sette di cui ho sentito parlare e di cui conosco il nome di battesimo desidero che il 2010 sia l'inizio del loro futuro.
(Qualche giorno di relax farà bene a questo piccolo e colorato blog: ciao!)

6 commenti:

  1. Vorrei tanto che i beni del mondo (e del Paese, della città, del quartiere) fossero divisi più equamente; vorrei che dimenticassimo i bisogni che non abbiamo, ma ci hanno convinto di sì.
    Vorrei che tutti potessimo guardare le cose come una bambina di quattro anni che ho visto in un campo Rom a Monte Mario. Le ho soltanto detto che era bella, lei ha fatto un'espressione che non ho mai più rivisto. Il suo papà mi ha confessato che nessuno le aveva mai detto "bella". Semplicemente non ci avevano pensato.
    Vorrei che tutti riuscissimo a identificare quel poco che ci serve davvero, e che ci sbarazzassimo di tutto quello che abbiamo in più e che ci appesantisce. Vorrei cominciare da me, che dimentico quasi sempre tutto quello che ho appena scritto e vorrei tenere sempre in ordine perfetto le quattro carabattole della vita. Oggi, primo gennaio 2010, vorrei disordinarle un po': così, per vedere l'effetto che fa.

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  2. Grazie, SoleNuvole!!! Il disordine non è affatto male... Un anno di buon vento anche a te!

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  3. AUGURI di cuore a tutti voi! Un abbraccio forte forte!

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