giovedì 7 gennaio 2010

La ceramica Raku di Silvana




Conobbi Silvana Maltese nel giugno del 2004 a Donnalucata. Pioveva a dirotto e senza un attimo di tregua. C'erano gli europei di calcio: quelli dello sputo di Totti. E mi ero portato pure "Riti di morte" di una certa Alicia Gimenz-Bartlett. Una settimana di vacanza a leggere gialli spagnoli e a guardare calcio in televisione senza un giorno di mare (giugno in Sicilia!) per via della pioggia battente era perlomeno impensabile. Decisero Anna Maria e Ale: andammo quasi ogni giorno a Vendicari, nel Siracusano, a pochi chilometri. Sole splendente e mare di bellezza inenarrabile. Silvana (a Donnalucata) ci fece vedere il suo laboratorio di ceramica, ci presentò suo marito Salvatore e facemmo la conoscenza anche di Beniamino, un cane simpatico, grosso e bello come pochi, e ci spiegò per grandi linee la tecnica Raku. Siamo diventati grandissimi amici. Le foto riproducono alcune sue sculture recenti sui cui dettagli tecnici non mi avventuro per mia ovvia incompetenza. Per chi desiderasse saperne di più su Silvana Maltese (che non è parente di Corto) e sul Raku consiglio di andare al sito www.terrefuoco.it.

13 commenti:

  1. Grazie per la sponsorizzazione, ma come fai a dire che non sono parente di Corto Maltese, anche il mio papà era corto.

    silvana

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  2. Grazie a un altro Corto (stavolta un corto circuito, del web: quello che a occhio nudo sembra un difetto di copia e incolla) ho visto in anteprima le sculture di Silvana Maltese. Sono di quelle opere che guardi a lungo cercando un segreto, e magari non lo trovi ma va bene lo stesso.

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  3. Ci sono troppi Corti in questo blog...
    c'è del marcio in Blogspot?!?!
    ;-)

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  4. E' la bellezza delle ceramiche di Silvana che non ha segreti!
    Lo spirito di Corto Maltese aleggia su questo blog!

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  5. E' vero, sono bellissimi. La tecnica è affascinante, ricorda quella degli armaioli giapponesi per le spade dei samurai. Tra le altre cose usavano anche un impasto di terracotta per disegnare l'acciaio, la terracotta sulla lama a scaldare ne variava la colorazione, rispetto alla parte nuda.
    Mi viene voglia di usare le mani, ultimamente ho usato solo il cervello... i risultati si vedono, sono fuso da un pò di giorni, sonno e mal di testa più o meno latenti.

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  6. Tanus, apprezzo molto la citazione de I tre Giorni del Condor: chissà chi altri ha visto questo capolavoro?

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  7. Scusa quale citazione?
    E' da tanto che non vedo quel film, non credevo il mio cervello fosse così fuso...
    dovrò andare a rivederlo, chissà da quale angolino l'ho ripescato.

    Cmq è uno dei più bei film che abbia mai visto.

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  8. A occhio e croce dovrebbe essere l'accoppiata mani-cervello.
    Cmq è vero, ho bisogno di muovere le mani...

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  9. "C'è del marcio nella Cia", è una delle frasi topiche.

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  10. In verità voleva citare il più effimero Shakespeare.
    ;-)
    "c'è del marcio in Danimarca"

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  11. Prima o poi ne (ri)parleremo (de I tre giorni del condor)...

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