lunedì 30 aprile 2012

La mostra da Vino & Pomodoro

E' stata l'inaugurazione più divertente che mi sia capitata negli ultimi anni: si apriva ieri da Vino & Pomodoro, delizioso locale di godimento per il palato, che si trova nella centralissima via Principe Belmonte 87 a Palermo, la mia mostra intitolata, senza mezzi termini, EROS. Dipinti non recenti, ma come fatti ieri. Apprezzatissimi, hanno suscitato forti sentimenti e grandi emozioni. L'ho capito nettamente che nell'aria si era acceso il desiderio. Una voglia afrodisiaca di libertà. A Palermo se ne respira poca e pessima e di tanto in tanto una boccata di ossigeno rende meno tristi. Felice di aver visto i miei colori correre all'impazzata tra gli occhi del pubblico per raggiungere poi cuori, pancia e testa: non so in quale ordine. Mi muovo in splendida solitudine in questa strana città: assenti artisti e intellighenzia. Cosa ormai assodata e di cui sono orgoglioso. Erano a prendere un drink (decisamente meno buono rispetto all'eccellente vino che ho sorseggiato io) da qualche parte: forse nei loro claustrofobici salotti in attesa di poter saltare sul carro del vincitore. Se caso mai il vincitore non dovesse essere quello giusto, è probabile che dalla loro poltrona non si muoveranno per altri cinque anni. Ma che peccato... Gli amici che desiderano visitare la mostra potranno farlo comodamente fino al 28 maggio. Cartoline e bigliettini con illustrazioni tratte anche dal blog ad libitum per collezionisti e fan. E naturalmente cibo e beveraggi di grande qualità.

Edizione del lunedì

La satira della domenica in edizione straordinaria, ma il lunedì...

sabato 28 aprile 2012

Eros a Palermo

Domani, domenica 29 aprile, si inaugura una mia mostra in un locale molto particolare che si chiama Vino & Pomodoro. Due "elementi", il vino e il pomodoro, indispensabili per vivere bene. Se poi aggiungete la mia selezione di acrilici su tela, ovvero EROS, il mix si fa "superbo". Non allestivo una mostra a Palermo da un paio d'anni. Sono felice di tornare (in qualità di pittore) in questa strana shit city. La presenza di amici, conoscenti, parenti e fan è particolarmente gradita. Quasi dimenticavo: Vino & Pomodoro si trova in via Principe Belmonte, 87, Palermo. L'inaugurazione sarà alle ore 19.00.

venerdì 20 aprile 2012

Diario, ma al riparo dalla pioggia

Fuori pioveva, ma noi eravamo al riparo: presso la Feltrinelli, a presentare il Diario della pioggia. Bella serata. Oggi piove ancora...

giovedì 19 aprile 2012

Diario della pioggia a Palermo, OGGI

Alle 18.30 alla Feltrinelli di Palermo, si presenta Diario della Pioggia. Saranno presenti gli autori, l'editore e lo scrittore Gian Mauro Costa. Siete tutti invitati. Nessuno si senta escluso.

martedì 17 aprile 2012

Il diario di Miki - Sognando California


Torna Ale da Milano per un breve relax palermitano e il cagnolo Miki lo "scuncica" parlandogli di California: bah!

Diario della pioggia: Notarella introduttiva



Marcello Benfante, che ha scritto Diario della pioggia, racconta come sono andate le cose.

L’avventura comincia così, qualche anno fa. Gianni Allegra, dopo avere realizzato per Frassinelli “Il giocatore” con Roberta Torre, pensa a un nuovo lavoro. Cerca uno scrittore che lo affianchi. La casa editrice gli procura qualche contatto con alcuni autori, ma la collaborazione risulta difficile. I tempi non combaciano, gli impegni si sovrappongono. Trovare un partner, si sa, è sempre problematico.
E qui entro in campo io, che con Gianni ho già fatto altri lavori e ho una lunga frequentazione. Sto scrivendo un racconto lungo o un romanzo breve, chissà. Il titolo provvisorio è Rain , proprio come la celebre canzone dei Beatles, il cui ritmo vibrante e psichedelico mi ronza nella testa, insieme a quelle oscure e inquietanti parole: They might as well be dead (“Potrebbero essere morti”). Già, e se piovesse su un mondo di trapassati? D’altronde, it’s just a state of mind (“è solo uno stato mentale). La pioggia può essere ben altro che un fenomeno meteorologico. Un simbolo, magari. Di cosa? Di un piangere del mondo alla fine del mondo?
Ma l’origine di tutto forse è anche più antica. C’è un vecchio libro tra i miei scaffali: La grande pioggia (The Rains Came, 1940) di Louis Bromfield. È un Omnibus Mondadori dello stesso anno che apparteneva ai miei genitori. La copertina, di un terragno color ocra, sta andando a pezzi. L’umidità? “Romanzo dell’India moderna”, recita il sottotitolo. E nell’esergo una citazione carica di mistero: “Tra due mondi: l’uno morto e l’altro impotente a nascere” (M. Arnold).
Lo lessi da ragazzo senza forse capirne molto. Mi restò invece più impresso il film che ne trasse Jean Negulescu: Le piogge di Ranchipur (The Rains of Ranchipur, Usa 1955), dove s’incrociano e sfuggono i fascinosi sguardi di Lana Turner e Richard Burton.
E sarebbe già tutto, per dire del nascere di un’ossessione, se non dovessi pure rendere omaggio al Georges Simenon di quel perfetto romanzo sull’infanzia e sul ricordo che s’intitola Pioggia nera (Il pleut, bergère..., 1941).
Questo l’antefatto. Ma veniamo alla realizzazione del progetto. A Gianni il soggetto piace subito e comincia a fare i primi schizzi. Io nel mentre vado traducendo i capitoli già scritti in una sceneggiatura. D’ora in poi sarà la sceneggiatura, il graphic novel, a imporre il suo ritmo alla narrazione e alla scrittura.
L’idea di base è quella di porre in essere un crocevia di storie in cui l’intrecciarsi dei destini consente un continuo slittamento da un genere all’altro, ma con una dominante noir.
Dal punto di vista grafico-stilistico, l’atmosfera cupa, claustrofobica, è stemperata da un tocco ironico del disegno che emerge da un impianto sostanzialmente drammatico e realistico.
La storia prende corpo. Anche nel senso che Gianni, col suo disegno, le dà forma, plasmando come un demiurgo le fisionomie. I personaggi rinascono sulle tavole. La matita di Gianni dà loro un volto, il physique du rôle.
Ma poi, una volta creati, essi impongono la loro personalità, si dimostrano animati da un’energia esistenziale autonoma. Robinson, il narratore, ha il viso segnato da umori kafkiani, ma anche da una tristezza che rimanda a Tenco. Quando Gianni me lo mostra, mi accorgo che non assomiglia a quello che avevo immaginato. Ma va benissimo così. È perfetto per l’alone surreale che vogliamo suggerire. E così pure per altri, che d’altronde un work in pogress , di studio in studio, di bozzetto in bozzetto, sottopone a un’evoluzione continua, a una sempre più drastica economia di segni.
Ne deriva un pirandelliano giuoco delle parti che ci spiazza e sorprende. Accade così che un mendicante girovago nasca da una costola di Buñuel, il mio regista preferito, come una citazione de La Via Lattea, e prenda quindi il nome di Luis. Ma il personaggio, giunto sul tavolo anatomico di Gianni, assume i tratti somatici di Stevenson, il mio scrittore più amato (e amatissimo anche da Gianni, che da sempre vagheggia di disegnare L’Isola del tesoro). Luis prende in prestito le fattezze eleganti ed emaciate di Louis. Ma non è l’unico cortocircuito. Il vagabondo è adottato da un cane randagio che lo segue con devota elezione. Ebbene, anche Gianni troverà sulla sua strada un cagnetto tale e quale a quello che aveva disegnato. Forse una premonizione o un intuito che crea, imponendo alla realtà il frutto dell’immaginazione. Dove comincia la vita? Dove finisce il fumetto? O viceversa.
Certo Luis riprenderà il cammino e di nuove esperienze sarà testimone. L’apocalisse può attendere. Ammesso che non sia già avvenuta.

Il valore aggiunto della vecchiaia

sabato 14 aprile 2012

Fresco di stampa


Ieri giornata complicata: e non poteva essere altrimenti: venerdì 13. Pioggia e temperatura non degne di una classica primavera palermitana. E per non farci mancare niente, tre belle scosse di terremoto, la prima delle quali è giunta forte e prepotente, buona per svegliare una Palermo ancora assonnata. Sarà, per me, un giorno memorabile per un paio di motivi: Miki vive a casa mia da ben nove mesi, ed è arrivato ancora odoroso di stampa fresca la prima copia di Diario della pioggia. E' il mio secondo graphic novel (scritto da Marcello Benfante). Arriva esattamente cinque anni dopo Il Giocatore.

Il diario di Miki - Per fortuna ieri era venerdì 13

Il terremoto perfetto


Su Repubblica, oggi.

giovedì 12 aprile 2012

domenica 8 aprile 2012

Il diario di Miki - La Pasqua Blade Runner di Miki

Provateci voi


Sul Misfatto di oggi una mia vignetta muta su cui scrivere il testo satirico: la battuta migliore sarà premiata con il disegno originale che riceverete dalla redazione del Misfatto. Mandatela, se vi va, a liberiebelli@ilmisfatto.it: sarebbe simpatico se lasciaste traccia del vostro passaggio riportando il testo anche in questa sede.
Aggiornamento del 15 aprile: la redazione del Misfatto ha decretato che il vincitore è Achille Iachino con la battuta: "Sei un ladro!", "Poi mi dimetto e dò l'esempio"

Satira pasquale






giovedì 5 aprile 2012