Si avverte una tensione creativa attorno allo
strano taxi driver Giancarlo: lo ripropongo perchè gli autori interessati continuino qui il racconto per flash. Sono curioso di leggere cosa scriveranno
Badit,
Eluz e
Yorick. Ma non escludo che
Pirsimona,
Fara,
Salvatore e
Tanus abbiano voglia di tornare a dire la loro...
E non sarà necessario alternarsi: chi vorrà, potrà andare fino in fondo, anche per frammenti in successione.
Poi le ombre cominciarono a muoversi più velocemente. Ombre che potevano essere mani che gesticolavano, braccia che si alzavano, corpi che si inseguivano. Allora decise di suonare quel benedetto campanello. Il carosello di ombre si fermò, come se fosse finita la carica al giocattolo. Anche il tempo si fermò. Poi il citofono cominciò un ronzio, che durò due secondi. Rispose la voce di lei.
RispondiEliminaCiao a tutti! Ho passato un weekend internet-free (che non è una nuova tariffa telefonica) e ora ho lavoro arretrato... Prima però mi devo concentrare sulla fiaba preistorica, poi vediamo se prendo il taxi
RispondiEliminaCiao Pirsi, faccio un OT anch'io: bentornata, mi attyndo grandi cose sul versante preistorico (sta già avvenendo) e anche sul tassista: a proposito, è qui, all'interno di questo post, che bisogna scrivere dello strange taxi driver!!!
RispondiEliminaAltro urgente OT: Eluz, mandami un reportage anche breve di Roma!!!!!!!! Se poi ha pure una foto, sfioriamo la perfezione! Oggi?
RispondiEliminaCiao.
"Si, chi è?"
RispondiElimina"Ehm... signorina X... sono Giancarlo, non mi conosce cioè si, mi conosce, cioè... sono il tassista del suo taxi... cioè non proprio suo, del taxi che ha preso ieri sera... Ho trovato il suo portafoglio sotto il sedile..."
"Il portafoglio? Oddio non me ne ero ancora accorta... Mi dia due minuti che scendo a prenderlo!".
Per Giancarlo furono i due minuti più lunghi della sua vita
Lei arrivò sulla porta con i capelli arruffati e un po' di fiato grosso. Bellissima. Lui rimase qualche secondo immobile prima di riuscire a sorridere e a porgerle il borsellino. «Grazie, ero certa di non ritrovarlo mai più». «È stata una gioia rivederla, Paola. Grazie a lei». Capì che forse aveva osato troppo, ma lei aveva risposto con un sorriso promettente. Però non avrebbe potuto farlo salire, di sicuro. Che stupido che era stato a non aspettare che fosse sola.
RispondiEliminaQuella apparente,momentanea lucidita'gli ricordo' la mazza che aveva portato con se',se ne stupi'.Fece per buttarla di lato tra le erbacce quando si apri'il portone.La persona che gli andava incontro non era certamente Paola ma quel Fottuto Schiaffeggiato Lampeggiante
RispondiEliminaFuori trama
RispondiEliminaSeguivo un po' il filo di Yorick che fa finalmente suonare il benedetto campanello e Pirsimona che lo fa' attendere,non avevo visto l'incontro altrimenti avrei continuato da li',ma e' bello anche cosi'(che fa' pure rima)
Potremmo continuare anche con i due binari paralleli: magari vedremmo cosa sarebbe successo se...
RispondiEliminaContinuo a immaginare che ad aprire sia stata Paola.
"Vorrei ricompensarla", disse Paola d'impeto, cercando di aprire il borsellino. Giancarlo le fermò le mani prendendole tra le sue. "No, Paola, non voglio nulla. Piuttosto mi dica se posso aiutarla ancora. In qualsiasi modo. Se posso liberarla da qualche imbarazzo". Disse in corsivo la parola "liberarla": piegò in avanti la voce, cercando di alludere all'uomo che la stava aspettando di sopra.
Sono d'accordo,lo pensavo anch'io
RispondiEliminaAppena mi viene un briciolo d'idea e trovo un po' di tempo continuo.
Sono "indietro" anche con la fiaba preistorica
Ma fate con calma, ragazzi: sempre di divertimento si tratta. E come tale non può avere tempi impiegatizi. Semmai, se il post dovesse risultare obsoleto, presto lo ripresenteremo per attualizzarlo, ok?
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