lunedì 15 marzo 2010
La città sgrammaticata - Dancing for peace
Foto e testo di
Gigliola Siragusa
da Palermo
"Cara Santa Rosalia, nel nostro paese vorrei che venisse la pace per sempre. Qui con me non c'è nessuno, poi vorrei un lavoro e benedici i miei figli e mia moglie."
Vengono dall'Oriente, in particolar modo dallo Sri Lanka ma pregano Santa Rosalia, la madre della Montagna, come solitamente la chiamano. La loro integrazione è avvenuta in modo molto discreto ma concreto. Da almeno venti anni vivono con la speranza di poter ritornare nel loro paese martoriato dalla guerra civile ma le giovani generazioni sono ormai state "assorbite" dalla nostra civiltà. Qualche tempo fa ho assistito ad una "danza per la pace" che le ragazze Tamil hanno eseguito durante una manifestazione tipica del loro paese. Quello che mi ha colpito maggiormente è stata la delicatezza dei movimenti.
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Di questa foto mi colpiscono le dita, immagino che Gigliola si riferisca a questo quando parla di "delicatezza dei movimenti".
RispondiEliminaBella foto, complimenti!
Anche l'espressione, i lineamenti, la fragilità solo apparente. Tanto altro, in una sola immagine...
RispondiElimina"Qui con me non c'è nessuno".
RispondiEliminaIl dramma di un uomo disperso in un paese straniero, unico conforto la famiglia, unica speranza un lavoro.
La rozzezza al potere è in grado di comprendere?
Ha ragione Yorick, la fragilità e la dolcezza sono solo apparenti. Dietro a questo c'è uno sguardo fermo e duro (lo si vede bene nella foto) e un carattere di ferro che controlla i movimenti del corpo. D'altronde conosciamo bene qual'è la storia dello Sri Lanka, dei Cingalesi e dei Tamil
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