E' stato il periodo sperimentale più selvaggio e anarchico: lo ricordo come il più bello. Mi piacerebbe tornare a dipingere con quella freschezza e quell'istintività. Forse una mostra che antologizzi quel periodo mi ridarebbe la carica giusta.
Mi piacerebbe confrontare questo quadro con uno più recente, perché credo che non ti sia mai venuta meno l'istintività. Però una mostra palermitana non mi dispiacerebbe affatto. Anche Roma non sarebbe male (pantofolaio, che sono...)!
L'istintività è una cosa che mi ha "posseduto" quando la pittura era urgente, impellente e prepotente: non c'era altro. E se altre cose si frapponevano tra me e la pittura, le assecondavo pragmaticamente. Ma la poesia risiedeva solo sulla tela che andavo colorando come un selvaggio di fine ottocento. Se potrò allestire una mostra con una cinquantina di quadri di quel periodo, si capirà quello che ora dico faticosamente.
E' una condizione beata, quella di chi fa qualcosa con tutte le energie rivolte verso quella cosa. Nascono cose grandi, così. Verrebbe fuori una gran bella mostra.
Se togliamo "sensualità" (per raggiunti limiti d'età) dal titolo, questo quadro lo sento molto mio
RispondiEliminaMa non è mai troppo tardi, come diceva il maestro Manzi!
RispondiEliminaBello il quadro! Qui escono dalle due dimensioni anche le bocche.
E' stato il periodo sperimentale più selvaggio e anarchico: lo ricordo come il più bello. Mi piacerebbe tornare a dipingere con quella freschezza e quell'istintività. Forse una mostra che antologizzi quel periodo mi ridarebbe la carica giusta.
RispondiEliminaMi piacerebbe confrontare questo quadro con uno più recente, perché credo che non ti sia mai venuta meno l'istintività. Però una mostra palermitana non mi dispiacerebbe affatto. Anche Roma non sarebbe male (pantofolaio, che sono...)!
RispondiEliminaL'istintività è una cosa che mi ha "posseduto" quando la pittura era urgente, impellente e prepotente: non c'era altro. E se altre cose si frapponevano tra me e la pittura, le assecondavo pragmaticamente. Ma la poesia risiedeva solo sulla tela che andavo colorando come un selvaggio di fine ottocento. Se potrò allestire una mostra con una cinquantina di quadri di quel periodo, si capirà quello che ora dico faticosamente.
RispondiEliminaE' una condizione beata, quella di chi fa qualcosa con tutte le energie rivolte verso quella cosa. Nascono cose grandi, così. Verrebbe fuori una gran bella mostra.
RispondiEliminaE' colto quel momento in cui due innamorati annegano e si sciolgono l'uno negli occhi dell'altro...
RispondiEliminaU A O
Sono contento di suscitare queste emozioni con questi vecchi acrilici, che così nascono a nuova vita!
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