lunedì 14 dicembre 2009

Oltre il muro




In un bel commento off topic (fuori registro) nel post dedicato all'arancina, Mavì Marino, direttore artistico della galleria Koiné Scicli (che mi espone in permanenza da oltre quattro anni) racconta in sintesi il senso ddella collettiva che si è tenuta in prima battuta presso lo Spazio Tadini di Milano dal 10 novembre e fino a qualche giorno fa. Non aggiungo altro se non l'invito a (ri)leggerlo. Questo che vedete è il mio trittico, "Wall Street", realizzato ad hoc.

35 commenti:

  1. Chissà cosa vede oltre il muro protagonista del primo quadro...
    Gli altri due muri invece sembrano protettivi, piuttosto che minacciosi.

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  2. Non ci avevo riflettuto prima: l'ho pensata come una short spy story. Ma nel primo l'occhio di lui vira verso il languido: ha un che di ambiguo? Potrebbe essere una buona esercitazione di scrittura creativa... Sì: direi di sì. Chi comincia?
    Dieci righe, non di più, per ogni quadro.
    Attenti all'ortografia: i commenti pubblicati manent! Il racconto dunque potrà essere lungo non più di trenta righe: meno sì, più no. Specificare: Quasdro 1, quadro 2, etc. Eviterei la satira politica: facciamo una cosa congrua, se vi va. Attendo.

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  3. Non sono riuscito ad evitare "quasdro"... Cominciamo bene!

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  4. nel primo la sofferenza oltre il muro, nel secondo l'amore nel terzo il pregiudizio annalisa

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  5. @Annalisa: Interessante, ma icastico. Ti va di approfondire, con calma? Una short story più che altro. Una trama che li unisca, forse. Oppure no?

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  6. OT, OT, OT
    La vignetta che hai postato a commento del post di Alajmo è Superba.

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  7. @Fara: Grazie per l'entusiasmo! Beh, ragazzi, il link di Roberto Alajmo in questo blog lo trovate facilmente.

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  8. Prima di capire cosa diavolo significasse OT, pur frequentando da un pezzo blog di varia natura, ci ho messo un bel po'. E' l'acronimo di Off Topic: dunque, fuori tema, fuori registro. Didascalico, lo so: ma solo ad uso e consumo di chi come me non è nato "imparato".

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  9. Terzo Quadro
    Il mio nome è Santini, Valeria Santini. No, così non funziona. Se ti chiami James Bond ci può stare, ma con me di mezzo le storie di spie che vennero dal freddo non sono credibili. Chiamatemi Valeria Santini. Ecco, così. Così sembra quasi che io stia per vivere una storia incredibile, però vera. Una specie di avventura folle, con le balene che scappano e i capitani matti che le inseguono per tutta la vita. Mentre sento i passi in questo vicolo sporco e bellissimo so che il capitano matto che dà la caccia alla balena sono proprio io. Io, con il mio nome innocuo. Santini Valeria, come alle elementari. Mi dica, Santini, come all’esame di maturità. Benvenuta, Santini, come il primo giorno di lavoro al giornale. Ho la mia foto da bambina in borsa, mentre aspetto l’uomo che stamattina mi è corso dietro per chiedermi un appuntamento. Sicuramente mi cambierà la vita. So che andrà bene e che è tutto vero. È tutto talmente folle da essere vero.

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  10. Secondo quadro
    - Statti fermo, Vicè. Forse non fa niente di male e ci siamo sbagliati.
    - Attraverso la strada, prendo il pallone e mi metto a gridare.
    - No, fermati, il pallone lo prendiamo dopo. Tanto quella è femmina, non le spara di sicuro. Non lo fanno.
    - Ma che dici, Nì? Pure ai bambini sparano. Guarda, prendo il pallone, glielo tiro vicino e si distrae. Almeno vede che c’è qualcuno e capisce che non può fare niente.
    - Va bene. Poi giriamo di qua e andiamo da mio padre a chiamare la polizia. Ci vado io a prendere il pallone.

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  11. Primo quadro
    Glielo dicevo che non me la sentivo. Primo perché è femmina, poi perché non l’ho mai fatta una cosa del genere e poi ancora perché a me nessuno mi deve fare da padrone. Lei è proprio bellissima. Capelli, fianchi, seno. Scrive cose troppo belle, che mi hanno fatto pure pensare assai. È proprio come racconta lei. Questa è una femmina fatta per la vita. Mi viene voglia di buttare a terra questo muro, che è fatto per nascondere le fratte che ci sono dietro e ho voglia di ripulire tutto. Chissà se tutti quelli che hanno una pistola in tasca e aspettano a uno pensano che possono fare un’altra cosa, pure una partita a pallone.

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  12. Abbiamo trasmesso: "Come sminchiare tre quadri bellissimi".

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  13. @Yorick: Che dirti, amico mio? Bravissimo!!!
    Attendo altri volenterosi e talentusoi scrittori scrivere la loro storia su queste immagini. E' un inizio fantastico.

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  14. Ok ci provo
    un uomo soffre, forse per la perdita del lavoro, l'unica cosa che lo consola è il pensiero per la sua amata (rappresentato nel secondo disegno), nel terzo disegno si cambia scena entra in gioco un uomo mal visto da una ricca donna, tutto questo è osservato dall'uomo triste del primo disegno che da oggi in poi forse avrà un'opportunità????????
    Annalisa

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  15. @Annalisa: Ottimo,non fa una piega, ma hai "dimenticato" i ragazzini: attendo aggiornamento!

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  16. Primo quadro
    Immanuel guarda amareggiato il muro, oltre cui non riesce più ad immaginare il resto della sua città. E' un ladro d'orizzonti, quel muro.
    Gli ha sottratto la sua vita, ed il suo amore. Friedrick, infatti, è rimasto nella Berlino ovest, e Immanuel non capisce bene perchè. Il comunismo, la lotta contro il nazismo tedesco erano ideali comuni un tempo, erano le loro passioni, erano l'impegno che vissuto insieme, fianco a fianco, li faceva sentire vivi.
    Adesso Immanuel non capisce perchè Friedrick ha deciso di abbandonarlo nella resistenza contro un nuovo potere, quello dell'imperialismo americano.
    E se la prende con i suoi ideali che lo hanno costretto a scegliere, e inveisce contro il suo vecchio amore, che non lo ha scelto, e sbatte i pugni contro quel muro, che continua a rubargli l'orizzonte.

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  17. @Eluz: Ehila, attendo gli altri due quadri con ansia!

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  18. Secondo quadro
    Sono due fratelli quelli che vedete ai piedi del muro. Hanno portato dei fiori che, lo sanno già, si confonderanno con i colori dei graffiti.
    I colori danno un aspetto meno tetro al muro, ed i fiori riescono ad ingentilire quel punto, esattamente quello a metà tra la lettera O di NO e la W di wars, che adesso è stato coperto da uno spray nero. I due ragazzi poggiano i fiori alla base di quel punto in cui loro fratello maggiore tentava di recuperare la libertà trovando invece la morte. E' stato ucciso dai Vopos mentre provava a scavalcare. I suoi fratelli hanno solo sentito gli spari, e poi il tonfo del corpo sul suolo, al di là della scritta NO WARS.

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  19. @Eluz: Sono senza parole... Urge terzo quadro!

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  20. Terzo quadro
    Lei è bella come Marlene. Me la ricorda un po'... Quel viso spigoloso e seducente, quel fascino glaciale che spinge verso pensieri caldi e lascivi... Forse sa di somigliarle, altrimenti perchè avrebbe scelto Blaue Engel come "nome d'arte"...?!
    Me l'ha indicata un mio collega, un altro poveraccio come me che fa la guardia al muro, perchè nessuno lo oltrepassi.
    Il muro. Chissà a che serve, poi, 'sto muro.
    Ma non è questo il momento di pensarci. Adesso c'è solo la mia Marlene, da raggiungere. Il collega sa che deve farmi passare e fa finta di non vedermi, mentre esco dalla berlino est ed entro in quella ovest. C’è lei, di là. Mi sta aspettando.
    E’ dolce la notte con lei, ma adesso è tardi, e devo tornare nella mia città, dai miei uomini, dalla mia parte.
    Chissà a che serve, ‘sto muro, poi…
    Ma quando cade, questo muro?

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  21. Scusate il lasso di tempo tra un quadro e l'altro... Ma è stata una mattina piuttosto frenetica!
    Mi rileggo... MIIIIIII che sono sdolcinata! :)

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  22. i ragazzini fanno parte del sogno dell'uomo del primo disegno

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  23. Grande Eluz... ma no, sono sdolcinato io che sembro Moccia: lo potrei intitolare "scusa ma ti devo sparare".

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  24. Godono i miei quadri e anch'io sto bene, bravi!

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  25. Questo non c’è, ma secondo me potrebbe esserci. L’originale è un cavaliere con un’armatura lucente e la celata calata sul viso, smonta da un cavallo bianco, un piede alla staffa l’altro volteggia sulla sella, quasi senza peso, il movimento deve avere contemporaneamente agilità
    e lentezza, il cavaliere non è rigido, ma impassibile. Davanti a lui una donna dai lunghi capelli con una corazza, ma senza elmo gli porge un’arco incoccato, la donna, il viso non lascia dubbi, ha gli occhi folli come la passione può renderli nei sogni.
    Tu lo metteresti ai quattro canti, il cavallo potrebbe essere una moto di grossa cilindrata,non una Harley, ma il suo rifacimento onirico, mettiamo una Honda, il movimento sarebbe molto simile, il casco celerebbe il volto, i colori sarebbero più cupi, ma la donna cosa gli porge? Potrebbe essere in tuta, senza casco, con lunghi capelli e gli occhi folli, ma l’oggetto non mi viene e poi capisco; l’oggetto non c’è, non serve più, l’invito è esplicito non ha bisogno di mediazioni, la scena ha perso l’allegoria, diventa plausibile, del resto un cavaliere inesistente non è più l’eccezione, ma, quasi, la norma.
    Salvatore

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  26. @Salvatore: Incantato! Attendo bis a seguito di altri imput, mio caro.

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  27. Yorick! Sto ancora morendo dalle risate!!! :)))

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  28. Mii, la prossima volta mi butto sul filone comico!
    Grazie Eluz!

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  29. Quadro 1)
    Ahmed si nascose dietro il muro.Era abituato a nascondersi. Nel paese da cui era scappato si era nascosto dall’età di 9 anni. Prima per fuggire agli squadristi etnico-razziali della morte, che uccidevano i bambini della sua etnia, solo per il gusto di estinguerli. Più tardi per sfuggire alla polizia politica. Adesso guardava i bambini che giocavano, suo figlio non c’era. Lui era lontano quel giorno, non era nel nascondiglio quando gli squadristi irruppero e uccisero sua moglie, suo figlio e altre 30 persone.

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  30. quadro 2)
    Dei bambini giocavano. Sullo sfondo il muro, con le sue frasi oscene e le sue frasi espressione di amore struggente:
    “800A”, “Buttana”, “Nica Ti Amo”, “Ogni matina mi sveglio, guardo il cuscino dove pogi la testa e vedo sorgere i sole dela mia Vita”, “Forza Palermo”….
    Fanciulli di ogni colore. Bianchi, gialli, rossi e verdi. Tutti insieme a corre e a vociare. D’un tratto si fermarono. Arrivava qualcuno. Prima felici di aver visto il loro Angelo Amorevole arrivare, poi subito preoccupati. Rividero una scena che tante volte avevano visto nei paesi da cui venivano.

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  31. quadro 3)
    Arrivava Libera - l’operatrice ONG che aveva tirato fuori Ahmed, quei bambini e tanti altri dai loro personali inferni -, ma non era sola stavolta. Una mala ombra la seguiva. L’uomo infilò la mano in tasca - aveva trovato quello che cercava, il nascondiglio segreto - lei non gli serviva più viva. Tirò fuori una pistola, la guardò. Era bellissima e fiera, il rosso delle sue labbra gli accese le guancie, le profondità dei suoi occhi gli trafissero le tempie. Fù un attimo, Ahmed uscì da dietro il muro e gridò: “nooooooo!!”. Ed ancora un’altro buco e del rosso si aggiunsero alle scritte su quel muro martoriato e osannato dal tempo e dagli uomini…

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  32. Ragazzi, siete fantastici! Superfluo dire che è appena nato un micro-laboratorio di scrittura libera e molto creativa! Chissà cosa ne pensano i miei amici scrittori che seguo nei loro blog (oltre che per i loro libri)?
    Intanto, queste prime prove, eccellenti, mi indicano molto chiaramente la strada da seguire: continuare a stimolare la vostra letteraria fantasia. E sia!

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  33. Oltre il muro
    Li ho riguardati i tuoi quadri con questo soggetto e siccome, come sai, ne ho uno anche io a casa, che guardo ogni giorno, ho ripensato al motivo che me lo ha fatto scegliere senza esitazioni, un innamoramento che come tale è interpretabile, ma non spiegabile.
    Il quadro, che mi piacerebbe inserissi nel blog, fa parte delle “madonne on the road” ed è un impareggiabile misto di sensualità e ingenua freschezza. Una donna dai lunghi capelli neri in primo piano, bellissima, mediterranea, dietro un muro e oltre il muro, un po’ nascosti, due ragazzi, più magrebini che siciliani, ma forse la distinzione non ha senso,si sfiorano le labbra e il corpo.
    Mi scuserai, ma non riesco mai a restare in tema, le associazioni mi rapiscono e mi portano lontano.

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  34. @Salvatore: Sai che faccio? ti accontento subito, lo pubblico. Melius abbundare. E si resta in tema: l'amore, quello vero, che trionfa.

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