mercoledì 30 dicembre 2009

La città sgrammaticata - Vucciria a perdere


Gigliola Siragusa, il corrispondente da Palermo, ha fotografato e scritto per noi:

Piazza Caracciolo, il cuore della Vucciria. Questo è quello che resta di uno dei mercati storici più caratteristici di Palermo. Boucherie: macello. La Vucciria e Renato Guttuso. Parlo con i venditori e gli ambulanti. Affiora dalle loro parole un senso di rassegnazione alla lenta e inesorabile fuga dal quartiere dei residenti. Quale futuro? Spero soltanto che le balate della Vucciria non si asciughino mai.

3 commenti:

  1. Sono tutti di spalle, come se volessero dimenticare questo posto sporco e vivo. Chissà se sulle balate asciutte e tirate a lucido (capiterà mai?) resteranno le bottiglie vuote, simbolo di un luogo vitale svuotato. Penso al centro di Roma, che non vive più. La città dei poveri ma belli ormai si è trasferita nei palazzoni-caserma della periferia: i sampietrini su cui ragazzi di una quarantina d'anni fa passeggiavano, si innamoravano o facevano a cazzotti, ora servono da scenario ai nuovi ricchi, ai turisti distratti dalle boutique e ai travet ministeriali.

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  2. Nel giro di pochi decenni c'è stata una violenta trasformazione nel cuore di alcune città. Quali che siano i motivi di questa trasformazione si può facilmente intuire. Non solo dunque la perdita dell'identità storica della Città e dei suoi luoghi-simbolo, ma ne consegue anche la perdita della sua vitalità.

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  3. Io amo questi spaccati di città...
    complimenti Gigliola.

    PS Vi suggerisco anche questo:
    http://www.flickr.com/photos/31398439@N08/

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