sabato 19 dicembre 2009

Cagnoli e canazzi di bancata




Dovrebbero studiare e imparare il libero arbitrio. Dovrebbero avere affetto per potere amare. Hanno solo una strada lercia sui cui scorrazzare e una scuola da usare come luna-park da prendere a pietrate.

4 commenti:

  1. Bello anche l'accostamento cagnoli-canazzi... come se questi ragazzini fossero randagi che prendono quello che possono dalla strada e dalle bancate. Ai quadri hai dato un fondale indefinito: potrebbero essere dovunque, in qualsiasi città.

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  2. Hai ragione, Yorick: però sai bene a quale città alludo! Mi piace e mi intristisce la tua suggestione sui bambini-randagi.

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  3. Ivan ha 10 anni. Non va a scuola, ma non lo cercano ne carabinieri ne assistenti sociali. Mi sorge allora il dubbio che esista per lo Stato Italiano, anche anagraficamente. Lo vedi camminare tutto il giorno per strada. In questo periodo natalizio il suo maggior divertimento è tirare petardi per strada, e sulle persiane dei pianterreni. Il pomeriggio in genere assume già le sue personali droghe, entra nella macchina del nonno e si spara ore ed ore di canzoni napoletane. La madre sembra non esista, assente, intenta a guidare e fumare... perennemente. Ogni tanto, tra una sigaretta e l'altra la vedi incinta. Ivan praticamente abita dalla vecchia zia, che ogni tanto lo rimprovera, e che in cambio riceve affettuose parole:
    arrusa, buttanna, ecca sangu...
    Mi chiedo che farà da grande, se arrifferà numeri come suo nonno, se il disoccupato come il padre oppure se farà una brutta fine.
    Ma non ha nessuna importanza per lo Stato, per lui esisterà probabilmente solo quando lo arrestera, per spaccio di droga o per omicidio.

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  4. Io spero che Ivan abbia la fortuna di trovare presto, prestissimo, un "angelo custode": laico o spirituale che sia, poco importa: purchè lo salvi dalla strada.

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