Io avevo una zia, sorella di mia nonna, che abitava in via La Mantia e fino al 1968 circa c'andavo spessissimo e ci stavo intere giornate.Lì ho imparato a fare le aste.Insomma via La Mantia ombelico del mondo. PS per i più giovani: Le aste cui faccio cenno non sono televendite.
Mingo... le astine forse, non le aste. Io abitavo in via polara... guardavo con invidia i bambini in strada che si costruivano i monopattini con le "ruote a pallini", ma anch'io sono stato cresciuto nell'ovatta. Non scendevo mai in strada, per fortuna però oltre i miei fratelli avevo i miei cugini, che abitavano accanto, per giocare e fantasticare di guerre tra bande alla "via Pal"
Il gioco si fa duro... Mi sto appassionando e non vedo di leggere e guardare il seguito! (Intanto continuo a postarti su fibì... I commenti di coloro a cui piace il tuo blog sono molti. Spero abbiano la voglia di rivelarsi pure qua)!
Caro Gianni, complimenti per questo spazio così bello e colorato da immagini e parole. Questa mattina la mia foto del giorno è dedicata a te. Questo è il link: http://gigliolasiragusa.blogspot.com/ un saluto affettuoso gigliola
@Tanus e Mingo: I ragazzi dela via Pal: un mito assoluto! Il mio libro! Via La Mantia: un mito pure lei. E dopo le aste o astine, le poesie a memoria, no? @Eluz: Carissima, riferisci agli amici di fb che sono mite e non mordo: possono farmi visita, che non siano timidi! Grazie per quello che fai. Girami la tua mail, per favore. @Gigliola: la foto che mi hai scattato e che hai elaborato (da artista quale sei) è molto bella (anche se il soggetto sono io...). Ciao, grazie!
Molto bella questa storia,sara' anche perche' mi rivedo in tante cose tra essere un tuo coetaneo,la "zona"( abitavo in via F.Parlatore)a proposito ricordo un negozio di fumetti usati " altezza via Dante " ed altro...Ciao
Grazie!Si ottima memoria proprio lui,ma credo che il negozio e spero anche lui esistano ancora...mi capita raramente di passare da li'.Tornando ai tuoi lavori ti rifaccio i complimenti per la " storia" a maggior ragione perche' (devo essere sincero sino in fondo) ti ho riscoperto,nel senso che non conoscevo oltre le vignette di Repubblica i tuoi lavori Ciao
Io ho vissuto fino a 16 anni in Via del Fervore. Figurati, una fimminedda giocare per strada : MAI!!!!!! In Via La Mantia ricordo il forno dove compravamo mafalde buonissime, ho ancora davanti agli occhi il volto del fornaio, ma non ricordo il nome. Itala Greco
Quale era la traversa?
RispondiEliminaHo abitato fino all'80 li, mio padre ci è nato.
Via la Mantia
RispondiEliminaIo avevo una zia, sorella di mia nonna, che abitava in via La Mantia e fino al 1968 circa c'andavo spessissimo e ci stavo intere giornate.Lì ho imparato a fare le aste.Insomma via La Mantia ombelico del mondo.
RispondiEliminaPS per i più giovani: Le aste cui faccio cenno non sono televendite.
Mingo... le astine forse, non le aste.
RispondiEliminaIo abitavo in via polara...
guardavo con invidia i bambini in strada che si costruivano i monopattini con le "ruote a pallini", ma anch'io sono stato cresciuto nell'ovatta. Non scendevo mai in strada, per fortuna però oltre i miei fratelli avevo i miei cugini, che abitavano accanto, per giocare e fantasticare di guerre tra bande alla "via Pal"
Il gioco si fa duro... Mi sto appassionando e non vedo di leggere e guardare il seguito!
RispondiElimina(Intanto continuo a postarti su fibì... I commenti di coloro a cui piace il tuo blog sono molti. Spero abbiano la voglia di rivelarsi pure qua)!
Caro Gianni,
RispondiEliminacomplimenti per questo spazio così bello e colorato da immagini e parole. Questa mattina la mia foto del giorno è dedicata a te.
Questo è il link:
http://gigliolasiragusa.blogspot.com/
un saluto affettuoso
gigliola
@Tanus e Mingo: I ragazzi dela via Pal: un mito assoluto! Il mio libro! Via La Mantia: un mito pure lei. E dopo le aste o astine, le poesie a memoria, no?
RispondiElimina@Eluz: Carissima, riferisci agli amici di fb che sono mite e non mordo: possono farmi visita, che non siano timidi! Grazie per quello che fai. Girami la tua mail, per favore.
@Gigliola: la foto che mi hai scattato e che hai elaborato (da artista quale sei) è molto bella (anche se il soggetto sono io...). Ciao, grazie!
Molto bella questa storia,sara' anche perche' mi rivedo in tante cose tra essere un tuo coetaneo,la "zona"( abitavo in via F.Parlatore)a proposito ricordo un negozio di fumetti usati " altezza via Dante " ed altro...Ciao
RispondiElimina@Badit: Benvenuto!
RispondiEliminaForse ti riferisci a Piombino a proposito dei fumetti di seconda mano, no?
Grazie!Si ottima memoria proprio lui,ma credo che il negozio e spero anche lui esistano ancora...mi capita raramente di passare da li'.Tornando ai tuoi lavori ti rifaccio i complimenti per la " storia" a maggior ragione perche' (devo essere sincero sino in fondo) ti ho riscoperto,nel senso che non conoscevo oltre le vignette di Repubblica i tuoi lavori Ciao
RispondiEliminaIo ho vissuto fino a 16 anni in Via del Fervore.
RispondiEliminaFigurati, una fimminedda giocare per strada : MAI!!!!!!
In Via La Mantia ricordo il forno dove compravamo
mafalde buonissime, ho ancora davanti agli occhi il volto del fornaio, ma non ricordo il nome.
Itala Greco