lunedì 1 febbraio 2010
Isole brade - La libreria emotiva
Foto e testo di
Loredana Salzano
(dalle Eolie)
A Stromboli, nel cuore dell'isola, dirigendosi verso la famosa spiaggia lunga e nerissima, ad un certo punto ci si imbatte in una libreria. Ma definirla semplicemente "libreria" è estremamente ingiusto e riduttivo. Nel tentativo (riuscito) di condensarne tutti gli aspetti e i servizi offerti, una volta Concita De Gregorio, dedicò proprio a questo luogo-non luogo, un bell'articolo emotivo sulle pagine di "D" di Repubblica. Ed io organizzai lì una mostra pochi mesi dopo. Tra tutte le cose che questa libreria racchiude meravigliosamente, ciò che rimane più impresso è una porta, lato strada. Una porta aperta solo nella sua metà superiore, dalla quale si può dare una sbirciata all'interno. Proprio lì, perfettamente incastonato e mimetizzato da una babilonia di libri, un pianoforte accordato e accessibile a tutti. Chiunque passando può entrare, sedersi su un minuscolo sgabello e suonare per sé e per tutta la contrada, dando le spalle alla strada. All'epoca della foto, tutti i pomeriggi, intorno alle sette, un bravissimo pianista teneva il suo concerto gratuito, deliziando una folla di turisti che ogni giorno rimaneva incantata da quella suadente scia di note.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Bella l'idea di una scia di note che viene fuori dal posto dei libri.
RispondiEliminathank you! i enjoyed looking at your work too-if you are in milan please come to pennyblack and see my work. ciao, richard
RispondiEliminalò dei vulcani ha detto
RispondiEliminai'm sorry. i live in lipari. Aeolian islands. i would be happy to meet you.Lò
lò dei vulcani
RispondiEliminaA yorick
.. la cosa incredibile è che all'inizio nessuno capiva da dove venissero fuori le note..e io .. giuro.. non mi ero accorta dell'esistenza del pianoforte. completamente ricoperto di libri dal lato visibile. c'ho mezzo un bel pò per collegare le cose. in verità è intervenuta la madre del pianista a spiegare!altrimenti..
comunque il posto è bello. anche se è difficile capire razionalmente "perchè". c'è un cancelletto ,un giardino scarno ,secco e disadorno una stanzetta minuscola traboccante di libri. eppure un calore viene fuor da quella libreria. piccola piccola. la proprietaria è di per sè un mistero dolce. silenziona che quasi metteresti in dubbio il fatto che parli. invece parla eccome. schiva semplice. come la libreria. come stromboli. un 'emotività spontanea . senza fronzoli. la libreria diventa all'occorrenza : centro smistamento giornali(su prenotazione!). galleria d'arte. location ideale per prestigiose presentazioni libri al tramonto.cineforum di sera (di quei film con sottotitoloni) con schermo rotabile. poi se gli stai simpatico, chiara ,ti prepara il tè conversando con te ..e consigliandoti un libro. ti fa cambiare il costume da bgno in bagno . ma non si farà mai fotografare. ha un sacco di gatti che a stromboli sono di casa..e in libreria di più ! e potrà capitarti perfino di incontrare il presidente della repubblica e consorte(la loro casa è nei paraggi) in abbigliamento comodo e marino che vanno a ritirare da chiara la copia del giornale che gli spetta..ma non ti sembrerà vero.
In effetti, Lò, non sembra vero: tutto sembra il simbolo di qualcos'altro, o lo scenario di un film.
RispondiEliminaAltro che film! sembra un sogno, di quelli che non ti sveglieresti mai... che voglia di venirlo a vedere, questo luogo fatato!
RispondiEliminap.s.: dove ci sono libri e semplicità non esiste la bruttezza.
splash!
Lò dei vulcani
RispondiEliminaio vi ho avvertito che come corrispondente sono piuttosto emotiva.poi a stromboli è normale enfatizzare... ogni volta vi regalo il mio punto di vista assolutamente "di parte". dopo esserci stati mi direte la vostra..
per la sirematta: dopo l'"immersione nell'atmosfera onirica" tra libri e musica e co., c'è l'immersione vera, perchè a pochi passi si arriva sulla spiaggia lunga lunga e nera. e il mare è sempre più blù!
Lò, i reportage emotivi sono i più sinceri: non si va certo in un paese per visitare i monumenti accodati a una mandria fotografante. Sicuramente non ci sarà un altro racconto uguale, anche se il posto dove hai scelto di vivere sembra oggettivamente incantato.
RispondiEliminalò dei vulcani..
RispondiEliminasi yorick hai ragione :lo è..
in tutti i sensi.sotto tutti gli aspetti dell'incanto.
Thank you, Designerman!
RispondiEliminaSee you soon.
gianni
lò, hai toccato una corda vibrante... presto o tardi mi materializzerò sull'isola del vulcano, se Nettuno lo consente :)
RispondiEliminasplash!
Ma Nettuno è forse l'ingegnere sire_matto?
RispondiEliminalò ha detto..
RispondiElimina??????????????????????
non preoccuparti, Lò, il nostro ospite non si è bevuto il cervello. L'ingegnere sire_matto sarebbe il mio augusto consorte :D
RispondiEliminaPerò, Maramà (quanto mi piace sto soprannome!!), non è che "colui" rassomigli poi tanto al dio del mare! io mi riferivo al nume col tridente,quello che ci consente o ci impedisce di solcare gli abissi per giungere, protetti dal nostro guscio di noce, all'isola agognata!
splash!
Lò dei vulcani...
RispondiEliminaah ecco.c'era da capirlo in effetti. io però che pure c'ho un certo rapporto diretto con Nettuno ho capito subito che tu Siremà proprio di NETTUNO NETTUNO volevi parlare.
Per spiegare "maramà" bisogna ricordare che io sò napoletana. quindi m'è venuto spontaneissimo siffatto vezzeggiativo con l'accento sull à.
..e continuarono a chiamarlo MARAMA' ...