lunedì 15 febbraio 2010

FotoRacconto - Nonno Andrea


Foto di Paolo Beccari, Testo di Tanus

Nonno Andrea cala a Palermo due volte l'anno. Vive a Roma da secoli. Prende l'aereo del venerdì. Papà lo va a prendere all'aeroporto e viene a dormire da noi. E' un nonno sprint, viaggia con un trolley ed uno zainetto sulle spalle. E' il suo zainetto dei ricordi. Lo vedo arrivare con lo zainetto sempre vuoto, solo una foto dentro, quella della nonna che non c'è più.
-Nonno... ma il tuo zainetto è vuoto, perché lo porti appresso- gli dissi una volta. E lui, con la sua voce roca di alfa senza filtro -Vedi, caro nipote, io vivo a Roma. Non ho ricordi lì da portarmi appresso. Ho solo la nonna, che è sempre qui nel mio cuore. Porto quella foto solo perché sia lei a ricordarsi di me. Ogni tanto la guardo, ma in realtà sono io che mi faccio guardare dai suoi occhi neri e pizzuti. Perché lei mi ricordi ancora quando la raggiungerò-.
Io lo guardo stupito. Stupito di tanto amore e tanta dolcezza.
La domenica mattina la passiamo al mercatino di piazza Marina, lo zainetto sulle mie spalle. Lui osserva, soppesa, ciara, contratta. Cerca ricordi, ricordi di gente della sua terra, di gente del suo tempo. Passeggiamo tra le bancarelle e racconta, incessantemente. Un oggetto è un vecchio ricordo, una foto invece un vecchio amico oppure un luogo dimenticato. L'ultima volta si ricordò della sua prima comunione, complice un orologetto da poche lire. Lo comprò insieme ad un servizio da toilette da donna in argento, che gli ricordava sua madre. Mise tutto, accuratamente avvolto in carta da giornale, dentro lo zainetto.
Mio nonno, quando riparte, ha sempre lo zainetto pieno di ricordi. E' fatto così, dice che gli servono per tirare avanti qualche mese senza la sua Sicilia.
Una volta gli chiesi quale era il ricordo più importante - a parte la nonna - dentro il suo zainetto.
-Quando arrivo a casa ed apro lo zainetto, il ricordo più importante è la domenica passata con te. Passata a cercare scuse per raccontarti i miei ricordi, per essere parte della tua vita. Solo perché tu mi possa guardare e domani, passando per un mercatino e vedendo un vecchio oggetto senza valore, possa ricordarti dei tuoi nonni parlandone a tuo figlio-.

8 commenti:

  1. Tanus, hai dato vita agli oggetti: è a questo che servono. Bella immagine quella di Paolo, altrettanto bello il tuo ritratto, Tanus.

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  2. Tanus, mi hai fatto rivivere alcuni momenti di quando mio nonno era vivo: anche lui aveva una sorta di adorazione per la nonna e amava portarsi i nipoti in giro per negozi o semplicemente in campagna quando zappava l'orto. Spiegava per filo e per segno quello che stava facendo, perchè seminava i fiori, quando sarebbero cresciuti, la necessità di innaffiarli e di dargli amore... Con una sola differenza rispetto a Nonno Andrea: che non avrebbe mai lasciato la sua adorata Sicilia. Grazie per questo tuffo nel passato che mi sta ancora commuovendo e grazie al fotografo che ha saputo cogliere quest'attimo di vita

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  3. Un racconto assolutamente pertinente alla foto! E' quello che, quando ho scattato, avrei voluto dire... Grazie Tanus, bravissimo!

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  4. Posso aggiungere un'altra annotazione, per raccontare quanto mi hanno coinvolto foto e racconto? Vivo a Roma e torno in Sicilia due volte all'anno.

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  5. Paolo,
    le tue foto parlano da sole.
    Sono stato solo ad ascoltare.

    Devo dire che le immagini di questo blog - di Gianni, Paolo, Lo , Gigliola - sono veramente particolari.
    Se riusciamo a tirar fuori tutto questo è soprattutto grazie a voi.

    Yorick, Pirsimona, Paolo. :-) Sono veramente felice per le vostre parole. Sono il desiderio di ogni scrittore, figuriamoci per uno che non lo è.

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  6. Tanus, hai scritto "Un oggetto è un vecchio ricordo, una foto invece un vecchio amico oppure un luogo dimenticato". Una foto è pure un bellissimo racconto... Complimenti sia a te che a Paolo!

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  7. caro Tanus, trovo il tuo racconto e la foto molto belli, Silvana invece si è entusiasmata, lo ammetto sono un po' geloso

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  8. Grazie Salvatore e Silvana da... TaUnus... ;-)

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