giovedì 6 maggio 2010

Diario della pioggia - I personaggi









I personaggi, sì. Ma solo una parte. Tuttavia sufficiente per capire qualcosa, solo qualcosa, della storia pluviale che andrete a leggere: meglio, vedere. Parole, nisba. Ma potreste sbizzarrirvi voi nel trovarle e scriverle, con grande libertà espressiva, senza alcun impegno o vincolo. Solo se ispirati. E' un graphic novel: un romanzo a fumetti...

9 commenti:

  1. Farti i complimenti a volte puo' sembrare superfluo o ripetitivo,ma quando realizzi questi ritratti così espressivi con pochi tratti essenziali come si fa' a non farteli? Comunque,oltre al piacere per gli occhi,nei personaggi ho visto subito il loro mestiere o meglio per alcuni ne ho visti due.Sono otto,li numero per facilita'
    1 Personaggio ambiguo e inquietante,tra il killer e il protettore
    2 per lui ho pensato a prima vista ragioniere,ma guardando piu' attentamente l'occhietto furbo lo vedo come un commissario
    di p.s.
    3 Lei e' la proprietaria di una boutique ma anche la commessa
    4 guardando lui ho pensato al barman di Shining
    quello che parla con Nicholson all'apice del delirio pur non avendone il ghigno satanico,ma anche ad un croupier
    5 lui malgrado lo strumento musicale piu' ad un mago
    6 lui per me e' un architetto
    7 Potrebbe essere un meccanico,di origini arabe
    8 un investitore in titoli greci

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  2. Sono ritratti straordinari, bellissimi. Se vuoi, Gianni, possiamo davvero scrivere qualcosa. Magari a staffetta, magari occupandoci prima della descrizione di ognuno dei personaggi...

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  3. Dai Badit, l'investitore in titoli greci...

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  4. Alcuni dei personaggi, ve ne accorgerete, non sono rilevanti o particolarmente significativi: li definirei strumentali. Ma cominciate a fantasticate liberamente: non ci sono sanzioni o pene da scontare per le contraddizioni che naturalmente saranno abbondanti. Lasciatevi andare... Dico solo: il primo, il bel tenebroso, è il protagoniosta, il filo rosso.

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  5. E la donna è la sua amante?
    Ma c'è un solo personaggio femminile? Il ritratto mi fa pensare ad una donna un pò svampita, un pò Marylin Monroe. Una bruna un pò cattiva non ce la devi presentare?

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  6. Quadro n. 6

    Il giornalista Marco Belleli non riusciva ad adattarsi alle lenti progressive. Le malediva di cuore quando non gli ubbidivano e non si accontentavano di corsa dell’inclinazione che lui gli dava. E malediva pure quel bastardo d’un tempo che passa e lascia il segno. Sugli occhi, sui riflessi, sui capelli, sulla barba. Proprio ora avrebbe voluto la prontezza dei vent’anni: gli occhi autofocus, i nervi all’erta, la pelle tesa. Quella foto sul giornale andava guardata attentamente, senza dover perdere tempo a scansare gli acciacchi. Era la foto che poteva spiegare tutto.

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  7. Sono assolutamente d’accordo con Badit sul commento ai disegni che mi sembrano magistrali, meno sui personaggi, il primo può andare, ma potrebbe essere il protagonista attorno a cui scorre la storia concepito come un a priori perché sommatoria di tanti personaggi cui solo una lunga assuefazione può dare spessore. Sul secondo mi va bene il commissario e comunque è delizioso, anche la terza può andare e il quarto va bene come barista triste, nulla di profondo, è il mal di piedi. Nel quinto non ho pensato a uno strumento, ma a una pipa da oppio, potrebbe essere il cattivo che si contrappone al primo, anche lui, tutto sommato un motore immobile. Il sesto è senza dubbio il disegnatore, il settimo può avere un ruolo e potrebbe essere in corrispondenza all’ottavo, islam e cia comunque il personaggio sul quale punterei di più è il secondo

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  8. Salvatore hai ragione,riguardandolo sembra proprio che aspiri da una pipa.Yorick hai raccontato benissimo quei pochi momenti.
    Aspetto un minimo di ispirazione e magari inizio dall'investitore di titoli.Magari lo chiamo George Sfigatopholos

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  9. Grazie, ragazzi. Tutte le osservazioni sono valide, tutti gli "incipit" mi sembrano molto promettenti. Consiglio di amministrare il testo poco per volta: è un racconto lungo e complesso.
    Tra un po' si va ad incominciare.

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