Ho la sensazione che fra qualche anno anche questa ricorrenza sarà un ricordo degli anziani. Non solo per via della disoccupazione crescente, soprattutto per il fatto che "a nobilitare" l'uomo (sic!) non sarà più il lavoro ma la finanza. Gli unici a lavorare saranno i servi e i servi non festeggiano
In pochi anni hanno fatto la festa al Lavoro. Se Fantozzi faceva ridere per il suo tragico lavoro da impiegato, figuriamoci le risate per un operatore di call center. O per un cocopro che lavora a intermittenza, senza la comicissima cassa integrazione. Da tenersi i fianchi. Perché sopportiamo tutto, perché?
A me sembra assurdo che oggi, in molte città italiane, così come a palermo, molti negozi abiano alzato le saracinesche. Ma è mai possibile che in un giorno festivo (soprattutto per la festa del lavoro) i poveri commessi siano costretti a lavorare? Posso capire che i medici abbiano dei turni festivi, notturni, visto che il loro lavoro non conosce vacanze, e comunque il loro stipendio è ben diverso da quello di un commesso. Ormai il consumismo è diventato come un cancro che piano piano ci mangia dall'interno, tutto gira intorno a comprare, comprare, comprare, usare e gettare, proliferano i centri commerciali, i fast food che ci rimpinzano di cibi grassi e poi hanno accanto la palestra che ci farà dimagrire!
Una delle cose che mi infastidisce di questa coercizione al consumismo è la pubblicità che viene fatta per invogliare a richiedere prestiti per cose futili. Te la ritrovi anche sul cruscotto della macchina. Offrono prestiti a tutti anche a chi ha una misera pensione sociale costringendo poi per anni e anni questi poveracci a pagare e a decurtare la loro già misera pensione e in caso di mancato pagamento ricorrono al pignoramento. In Italia non siamo ai livelli americani ma credetemi, una persona di 70 anni che si vede pignorare televisore e lavatrice perché non riesce a pagare più le rate del mutuo non se la passa bene!
ma poi mi chiedo: con questa crisi, chi ha la possibilità di fare shopping? tutti aspettano gli sconti!!! Quindi, che senso ha aprire i negozi il 1 maggio? perchè non organizzare invece degli eventi per la collettività, degli incontri culturali e di intrattenimento... consumare è diventata la parola d'ordine!
Sono sempre più convinta che la ricorrenza verrà abolita. Già il 25 aprile da "festa della Liberazione" è diventata, nei discorsi del presidente del consiglio, "festa della Libertà" e fra qualche anno neanche in Italia ci sarà una festa dei lavoratori. In USA non esiste
Ho la sensazione che fra qualche anno anche questa ricorrenza sarà un ricordo degli anziani.
RispondiEliminaNon solo per via della disoccupazione crescente, soprattutto per il fatto che "a nobilitare" l'uomo (sic!) non sarà più il lavoro ma la finanza. Gli unici a lavorare saranno i servi e i servi non festeggiano
In realtà bisognerebbe pensare seriamente ad una festa dei disoccupati. Ora, sic et simpliciter... "Ora": in questo momento e "prega".
RispondiEliminaIn pochi anni hanno fatto la festa al Lavoro. Se Fantozzi faceva ridere per il suo tragico lavoro da impiegato, figuriamoci le risate per un operatore di call center. O per un cocopro che lavora a intermittenza, senza la comicissima cassa integrazione. Da tenersi i fianchi. Perché sopportiamo tutto, perché?
RispondiEliminaNel mucchio mi ci metto anch'io: ho reagito e ho condotto la mia battaglia personale. Piccola, forse la vinco, ma è piccola e personale.
RispondiEliminaA me sembra assurdo che oggi, in molte città italiane, così come a palermo, molti negozi abiano alzato le saracinesche. Ma è mai possibile che in un giorno festivo (soprattutto per la festa del lavoro) i poveri commessi siano costretti a lavorare? Posso capire che i medici abbiano dei turni festivi, notturni, visto che il loro lavoro non conosce vacanze, e comunque il loro stipendio è ben diverso da quello di un commesso.
RispondiEliminaOrmai il consumismo è diventato come un cancro che piano piano ci mangia dall'interno, tutto gira intorno a comprare, comprare, comprare, usare e gettare, proliferano i centri commerciali, i fast food che ci rimpinzano di cibi grassi e poi hanno accanto la palestra che ci farà dimagrire!
Una delle cose che mi infastidisce di questa coercizione al consumismo è la pubblicità che viene fatta per invogliare a richiedere prestiti per cose futili. Te la ritrovi anche sul cruscotto della macchina. Offrono prestiti a tutti anche a chi ha una misera pensione sociale costringendo poi per anni e anni questi poveracci a pagare e a decurtare la loro già misera pensione e in caso di mancato pagamento ricorrono al pignoramento. In Italia non siamo ai livelli americani ma credetemi, una persona di 70 anni che si vede pignorare televisore e lavatrice perché non riesce a pagare più le rate del mutuo non se la passa bene!
RispondiEliminaNegozi aperti (inutilmente)e niente autobus. Un delirio.
RispondiEliminama poi mi chiedo: con questa crisi, chi ha la possibilità di fare shopping? tutti aspettano gli sconti!!! Quindi, che senso ha aprire i negozi il 1 maggio? perchè non organizzare invece degli eventi per la collettività, degli incontri culturali e di intrattenimento... consumare è diventata la parola d'ordine!
RispondiEliminaCisca, parole sante.
RispondiEliminaSono sempre più convinta che la ricorrenza verrà abolita. Già il 25 aprile da "festa della Liberazione" è diventata, nei discorsi del presidente del consiglio, "festa della Libertà" e fra qualche anno neanche in Italia ci sarà una festa dei lavoratori. In USA non esiste
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