mercoledì 12 maggio 2010

L'acqua è vita




di Giuseppe Scuderi
Architetto

Venerdì 14 gli studenti di Altofonte, Monreale e Palermo, incontreranno il Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana per consegnargli le 70000 firme che hanno raccolto, dal marzo dell’anno scorso, per l’istituzione del “Parco del Fiume Oreto”.
Da cinque anni le quasi 150 scuole che hanno aderito all’iniziativa di Antonio Presti Io sono il Fiume Oreto dell’Umanità, hanno conosciuto, studiato, capito la storia e l’importanza del Fiume attraverso un progetto di bonifica con i codici dell’arte, la cui conclusione potrebbe anche essere la realizzazione di un parco scultoreo, un museo a cielo aperto, simbolo del processo di riappropriazione civile dell’Oreto e volano di valorizzazione e promozione turistica dell’area.
“L’Oreto ha la sua origine a Monte Misilgandone, riceve molti rivoli dalle circonvicine montagne. Arriva sotto Monreale e per la sua larghezza ivi si dice fiume Lato. Entra poi in una valle tra il Monte Meccini e il Parco Nuovo, ed ivi va ingrossando ancora per molte fonti. Poco abbasso è il nostro fiume onorato di un bellissimo ponte di pietra e di molti mulini”: così scriveva quattrocento anni fa uno storiografo palermitano. L’Oreto è invece oggi un fiume negato per scarichi, fogne e costruzioni abusive… è il segno tangibile e putrescente della rinuncia alla sovranità sul territorio, un lascito di vergogna che il lassismo del passato ha consegnato alle nuove generazioni.
Le scuole non sono rimaste spettatrici mute dinanzi a questo mancamento di bellezza. Il loro è un appello civile, accorato affinché si possa offrire un segnale forte di responsabilità nei confronti del territorio, dei giovani e del loro futuro: l’impegno che si chiede alla politica è di affermare i principi di legalità.
Perché la speranza degli studenti oggi e cittadini di domani si concretizzi, con l’istituzione del Parco e l’avvio del cammino, sicuramente lungo e difficile, per ridare al Fiume il suo valore nella storia del territorio.

1 commento:

  1. Spero che il fiume venga recuperato: sarebbe davvero un segno di civiltà. Così come spero che si asciughi il mare di munnizza. Spero infine che si attenui almeno un po' la stupidità che ha generato il degrado.

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