venerdì 28 maggio 2010

Diario della pioggia - 38, 39, 40




Tavole: 38, 39, 40.
Squilla il telefono. Pronto? Sono il sesto capitolo...

2 commenti:

  1. -Pronto, sono il prof. Pellegrini, della “Sapienza”, è il dott. D’Amico?- Si sono io, a cosa debbo l’onore?- Mi scusi se approfitto del suo tempo, ma all’università siamo molto preoccupati per la scomparsa del prof. Wu, so che ha lasciato il suo albergo e ieri è saltata una conferenza, mi chiedevo se fosse possibile avere sue notizie e eventualmente se è possibile recapitargli un messaggio.-
    Questa telefonata mattutina Franco la ricevette in ufficio, a prima vista era assolutamente plausibile, ma era strano che avesse telefonato proprio a lui, perché non al questore o a Platania, come faceva Pellegrini a sapere che lui si era occupato della sicurezza del professore, lo chiese e capì soltanto che non avevano contattato nessun altro, - Sa le cose a Roma si sanno -, la risposta non dissipò nessuna perplessità, ma rispose con cortesia dicendo che il prof. Wu era improvvisamente scomparso, che lo stavano cercando, ma che al momento non avevano nessuna informazione.
    Al prof. Pellegrini di Wu non interessava un bel niente, ma temeva notizie sulla scomparsa che avrebbero potuto ritardare la cerimonia per la posa della prima pietra del padiglione per il dipartimento di paleontologia, l’indomani sarebbe venuto il ministro per la cerimonia e una volta che ci fosse stato il pubblico patrocinio difficilmente gli appalti si sarebbero fermati. Quella perizia che gli avevano mandato anonima era una copia di quella che avevano tolto dal progetto per non fare andare in fumo il progetto, il padiglione sarebbe stato costruito su una faglia, ma quella copia era un avvertimento perché poteva provare che il dipartimento era a conoscenza della cosa e da lì a scoprire che lui era socio dell’immobiliare che aveva venduto all’università il terreno per il padiglione il passo era breve, se ci fosse stata la faccia del ministro la cosa poteva essere insabbiata.
    L’indomani , al solito, pioveva, ma il ministro fece lo stesso il suo discorso, non dimenticò neppure di ringraziare il prof. Pellegrini per essere stato il promotore di un’opera così importante per l’università, quindi dopo i dovuti applausi i lavori del padiglione iniziarono.

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  2. Non sempre sono io a cercarmi le storie: a volte sono loro che mi raggiungono. Oggi mi ha chiamato Marco Belleli, geologo, incaricato dal Comune per uno studio idrogeologico sul nuovo quartiere di case popolari. Lui ha dato parere negativo sulla collina di Zambrotta: dice che tutto franerebbe a valle in due mesi. Ma il sindaco ha voluto costruire proprio lì, fregandosene di lui e del suo parere. Anzi, non lo ha neanche ricevuto: gli ha fatto fare solo anticamera. Belleli ha rivisto centinaia di volte i suoi studi, ed è sicuro che il quartiere di Zambrotta sarà un disastro. Ma al sindaco interessa solo stringere mani. Ovviamente anche far costruire e vendere case agli amici degli amici, che sanno come ricompensarlo. Ho sempre di più la sensazione che questa pioggia non venga dalle nuvole. E beato il nostro sindaco, che pensa di essere immortale.

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