


Una nuova rubrica, fatta di reportage casuali dal Mondo. Si comincia da San Vito Lo Capo. Scrive per noi, Simona.Foto e testo di PirsimonaUn mondo antico quello degli aquiloni. Le prime tracce risalgono alla Cina del IV secolo a.C., ma probabilmente comparvero molto tempo prima. La loro diffusione nell'est asiatico è legata ad una tradizione magica ed animista: in Polinesia
rappresentano la linea di unione tra gli dei e l'uomo; in Corea il nome ed il destino di un bambino sono legati al volo di un aquilone, mentre in Giappone in occasione della Festa del 5 Maggio, con il loro volo si celebra la nascita dei bambini avvenuta l'anno precedente.
A me la parola AQUILONE fa venire in mente il libro di Khaled Hosseini da cui è stato tratto l'omonimo film, molto intenso e commovente. La storia è ambientata nell'Afghanistan degli anni settanta, prima che iniziasse un lungo periodo, ancora non del tutto concluso, di invasioni e guerre. A quei tempi ogni anno si svolgeva il combattimento degli aquiloni, un torneo a cui partecipavano esclusivamente bambini: gli aquiloni erano del tutto artigianali, costruiti con canne di bambù, filo e carta. La particolarità era che i lunghissimi fili venivano immersi in una miscela di colla e vetro polverizzato: questo serviva a renderli taglienti in modo tale da potere recidere il filo degli aquiloni avversari. La pratica procurava profondi tagli alle mani dei partecipanti ma questo era motivo di vanto tra i bambini che mostravano orgogliosi le loro cicatrici. Durante la gara sarebbe rimasto un solo aquilone vincitore e l'ultimo a precipitare verso il basso sarebbe stato "cacciato"
dai bambini: riuscire ad afferrare l'aquilone sconfitto era ancora più prestigioso che vincere la gara stessa. Sono passati tanti anni da quelle gare annuali, e oggi purtroppo in Afghanistan non volano più aquiloni in cielo. Nel finale del libro l'autore si augura di poter vedere nuovamente i bambini afghani giocare e sfidarsi come facevano i loro antenati.
E' con lo stesso spirito che ho assistito al "Festival Internazionale degli Aquiloni" a San Vito Lo Capo, una manifestazione in cui l'aquilone è diventato un simbolo interculturale in grado di riunire mondi ed identità artistiche sotto un unico cielo. Erano infatti presenti delegazioni di diversi paesi: Brasile, Cambogia, Danimarca, Francia, Ghana, India, Italia, Regno Unito, Stati Uniti d'America e Svizzera. Uno spettacolo emozionante, che le poche immagini riportate non possono
spiegare in maniera esaustiva ma che probabilmente stimoleranno la vostra curiosità e la vostra fantasia.