sabato 10 aprile 2010

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20 commenti:

  1. Yorick, amico di tutti i giorni, grazie! Il blog ha preso un'altra fisionomia, lo avrai notato: flusso di coscienza e guizzi improvvisi. Ma mi accorgo che gli altri amici sono, come dire?, straniti, spaesati. Faticano ad ambientarsi. Non siate timidi, siamo pochi ma buoni, possiamo dirci tutto.

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  2. E' la natura stessa del blog: assomiglia al diario, con impennate e silenzi.

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  3. Straniti? Spaesati?, No solo un po' impegnati, ma oggi è sabato ed eccomi qua

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  4. Yorick ha una capacita' di sintesi "zen",sono d'accordo anche sull'aspetto terapeutico dei racconti,sono d'accordo anche con Gianni e Fara,addirittura provo sintonia anche con i silenzi.Ciao a tutti

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  5. Carissimo amico Yorick, mi dai uno spunto mica male quando dici del blog che è simile al diario. Nasce così il blog (non il mio, il blog in generale): come diario elettronico. Io non sono un fan del diario esibito, a meno che non sia opera di fiction: film, romanzo, graphic novel. L'ostentazione dei propri sentimenti all'universo mondo non mi incanta, e se talvolta mi sfiora, cerco di distrarmi: questo per dire che il prossimo progetto potrebbe essere un romanzo a fumetti autobiografico con l'andamento tipico del diario sentimentale... Io di questo blog volevo fare un giornale multimediale collettivo. Mi pare che i presupposti ci fossero tutti. Ma si inceppa troppo spesso. Non sono capace di imbastire rapporti fitti con altri blog e altri giornali elettronici, non ho tempo e di tempo ne occorre tantissimo, non posso eccitare ulteriormente i collaboratori che mi pare siano molto generosi. Coltivavo un'idea diversa. Ma non ho voglia di farmi socio di facebook e non sono convinto del tutto che i miei spunti grafico-satirici-pittorici siano motivo di particolare attrazione. Allora uso lo spazio finchè sarà possibile: finchè avrò qualcosa da mostrare e finche qualcuno avrà qualcosa da dire. Io tenderei a dire poco o nulla. Ho già detto moltissimo già in altri spazi ma ripetere che berlusconi è berlusconi, che la sinistra è incapace e che noi siamo vittime del sistema non mi diverte (più). Mi piacerebbe raccontare nuove storie e che il mio esempio fosse imitato dai pochi ma eccelsi amici di questo blogghino piccino-picciò.

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  6. Tu, Gianni, stai raccontando nuove storie e tieni un blog un po' diverso dagli altri.
    E' normale che non tutti i disegni e i quadri(perché questo è un blog di immagini) vengano commentati. Sarebbe anche ripetitivo.
    Io non sono convinta che il blog sia un diario personale è un diario nel senso che commenta gli eventi del giorno, con una vignetta, con un dipinto, con una frase e magari, invita chi legge ad esprimere lìopinione del giorno.
    baci
    fara

    ps
    su facebook hai una strana idea. Non si diventa soci di FB. FB ti dà la possibilità di aprire una specie di blog tra i blog e , tra le altre cose, ti permette di selezionare gli amici accettando quelli che ti piacciono ed "eliminando" quelli che non ti piacciono.
    Alla fine in FB si vengono a creare una serie di isole abitate da persone che , bene o male, la pensano allo stesso modo.
    FB non è l'orco mangiatutto che viene descritto dai media.

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  7. Fara, mai chiesto commenti, applausi e similia. Se giungono, sono lieto, se no, amen: il mercato resta asfittico e tende all'agonia. Il consenso ti consola nei momenti difficili e ti esalta nei momenti euforici. Sono in un momento in cui mi lascia quasi indifferente. Ma sono sicuro che magari tra un paio di giorni mi incazzerò di brutto se le visite claeranno del 10 per cento... Il blog è un nuovo progetto, un nuovo investimento creativo: ma non è come lo stavo pensando fino a quindici giorni fa. La comunità parlante di questo blog conta dieci frequentatori "attivi". Poi settanta-ottanta leggono e guardano in silenzio: cosa che rispetto nel modo più assoluto. So che se non stimolerò l'attenzione con effetti speciali l'interesse cadrà rapidamente, ma non me ne curo. La contromisura, per evitare di chiudere lo spazio che porta la mia firma, consiste nel fare una cosa che non avevo progettato prima. Flusso e guizzi, anche senza il battito di un ciglio (altrui).
    FB se lo può permettere chi ha molto tempo da dedicare alle chiacchiere. A me pare già di aver venduto l'anima al diavolo curando al meglio questo micro spazio di sano narcisismo.

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  8. Post scriptum: Sono addolorato e amareggiato quando i reportages dei corrispondenti tendono a cadere nel vuoto (e nel silenzio). Lasciare che le cartoline che giungono dal mondo finiscano rapidamente nell'oblio non è carburante per altre inizitive di questo genere: stavo per attivarmi con altri "giornalisti" (Londra, New York: ma non credo sia il caso di dispiegare altre energie e risorse). Mi assumo comunque la responsabilità del "fallimento": non ho saputo valutare bene non interessa granché il genere.

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  9. Errata corrige: non ho saputo valutare bene che il genere non suscita particolare interesse.

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  10. Non è che non c'è interesse Gianni e che a volte non sai proprio cosa dire perché fai paragoni con te stesso e con la tua città e non sai proprio cosa dire. Per pudore.

    Un blog è fatto anche di silenzi se le persone che lo frequentano hanno imparato a conoscersi.
    Magari suggerisco un commento del tipo " umh..." quando commentare diventa difficile.

    Se ci chiami a scrivere un racconto, tutti siamo buoni. Che ci costa?
    Se ci chiami a commentare immagini diventiamo meno capaci. Abbiamo paura. Abbiamo paura di dire quello che veramente stiamo pensando.
    baci

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  11. Sono una dei tanti "lettori silenziosi", commento solo ogni tanto, poco poco, ma sono affezionata a "il sole e le nuvole".
    Non sempre leggo i racconti, che pure mi attraggono: se avessi tempo credo che parteciperei alle scritture collettive, sono molto stimolanti (pensa che le utilizzo da molto tempo a scuola per stimolare la scrittura creativa nei miei piccoli alunni).
    Per partecipare con regolarità, per scrivere, per leggere ci vuole molto tempo, o molta insonnia: l'insonnia mi perseguita solo ogni tanto (per fortuna), il tempo per ora mi è tiranno e non posso spenderlo come vorrei.
    Ma sono d'accordo con chi dice che anche i silenzi sono importanti.
    Certamente capisco chi scrive, che vorrebbe avere più interlocutori attivi. Ma i pensieri vanno elaborandosi, si modificano, navigano nella nostra mente e non sempre vogliono essere fissati su un foglio, anche se elettronico.
    Iscriviti pure a FB, se vuoi, per curiosare, per tessere altro tipo di relazioni; ma non ha niente a che vedere con un blog come il tuo e in realtà non ti ci vedo proprio: secondo me, non è per te. Io mi sono iscritta, ma non ci faccio quasi niente, non è neanche per me: richiede un modo più veloce, immediato, continuo, superficiale, di relazionarsi con gli altri.
    Egoisticamente dico: continua il "TUO" blog, allietaci la mente e gli occhi con i tuoi schizzi, con i ritratti, con le tele piene di vivi colori, con i commenti e con le storie.
    Anche se pochi leggono e pochissimi partecipano, in futuro potresti raccogliere tutti questi appunti e ... magari non farci niente.
    Ciao a te e ai tuoi amici collaboratori
    Gemma

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  12. Non è vero che il genere dei reportages non suscita interesse! Per quanto mi riguarda, io trovo interessante avere notizie della vita quotidiana di città straniere, sono istantanee di vita che altrimenti non conoscerei e che sui libri turistici di certo non trovo.
    E' chiaro che, se quella città la conosco perchè l'ho visitata in passato, mi viene facile e istintivo lasciare un commento e riportare le sensazioni che riemergono, ma se in quel posto non ci sono stata la cosa è difficile e il commento può risultare banale. Non è nemmeno paura, come suggerisce Fara (o forse per alcuni lo è, non saprei), semplicemente in alcuni casi le riflessioni rimangono nella testa di chi guarda quell'immagine ed è giusto che sia così, non si può sempre condividere il proprio pensiero con tutti. Ma questo non significa che sia calata l'attenzione o ci sia disinteresse

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  13. Sono contento di questa affettuosa levata di scudi. Il timore per lo scemare dell'interesse verso le finestre del mondo scaturisce da quella mancanza di "corrispondenza" (o feeling, se volete) tra frequentatori e reporter. Vorrei, anzi desidererei, che i corrispondenti avessero argomenti e motivazioni più forti.

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  14. L'esperimento di questo blog è sicuramento un esperimento riuscito e interessante, ha costituito una piccola comunità di persone che condividono in gran parte un modo di sentire fino al punto che man mano anche i commenti tendono a rarefarsi come accade in una comitiva in cui il commento è spesso nel quadro, nella vignetta, nella presentazione, perché è così condiviso da risultare a volte inutile. Basta però poco a fare ripartire riflessioni e commenti, come vedi proprio in questo quadro è bastata una tua riflessione.
    Stamattina ho ascoltato alla radio una discussione sulle religioni del libro, c'era un discorso su Abramo, Ismaele ed Isacco, temi su cui c'è una singolare vicinanza eppure da 1500 anni ci si scanna sugli stessi temi in una lotta senza motivo o che ha motivi ben diversi da quelli dichiarati. Ciascuno di noi ha interesse a portare il suo sassolino per lo smontaggio di un meccanismo perverso che ci coinvolge, ma è difficile parlarne, troppo astratto, quì, ogni tanto, magari con una battuta lo facciamo. Ti pare poco?

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  15. Per quanto mi riguarda io sono stata molto a mio agio in questo blog: sono riuscita a scrivere nonostante sia sempre stata poco portata al dialogo scritto (infatti temo sempre di sbagliare).
    Gianni, lascia fluire le cose, potresti così forse trovare una via da percorrere. D'altra parte è nato come un blog sperimentale e le nuove idee necessitano sempre di un pò di tempo per essere "messe a punto".

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  16. Cari amici, grazie per l'affetto e la stima: il momento di ripiegamento è già alle spalle. (Ora attendo che anche la cervicalgia finisca prestissimo in un dimenticato dimeticatoio).
    Naturalmente il passato prossimo adottato da Gigliola lo prendo solo come cifra stilistica contingente! Le corrispondenze dall'estero (vicino e lontano) sono il fiore all'occhiello di questo spazio.

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  17. Un po' di insofferenza forse ci è venuta a tutti dopo le elezioni, non per un Blog come il tuo, che anzi è un'ancora di salvezza, ma per questo schifo di politica. Io, per esempio, non riesco più a guardare i talkshow dei politicanti e dei loro lacché.

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  18. Grazie, Antonio, per la grande stima: ricambio con amiciia.

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