Non amo Napoli, Napoli s'è mangiata la Sicilia. Non è che sia importante...però dà sempre un poco di fastidio sentirsi relegare al ruolo di provincia. Era da 800 e più anni che Palermo era capitale, e poi così, con una firmetta al congresso di Vienna, vedersi ridurre a provincia non è piaciuto. Uno dei tanti motivi per cui Garibaldi ha avuto via libera in Sicilia favorendo il piemonte
A me Napoli piace. Somiglia a Palermo e Barcellona, ma è unica. Ho avuto la fortuna di conoscere Pintauro, un pasticciere molto rinomato. Erede del Pintauro che nel Seicento creò la sfogliatella: che per i Napoletani non è quella riccia, come siamo usi mangiarla a Palermo. E' molto simile alla pastiera, quella che mangiano i partenopei. La "riccia" è turistica: Pintauro dixit. Il quale ha anche ammesso sportivamente (ricordo che è uno tra i più importanti pasticcieri italiani!) che la cassata è superiore alla pastiera. Che secondo me è seconda solo alla cassata, appunto.
Non amo Napoli, Napoli s'è mangiata la Sicilia.
RispondiEliminaNon è che sia importante...però dà sempre un poco di fastidio sentirsi relegare al ruolo di provincia. Era da 800 e più anni che Palermo era capitale, e poi così, con una firmetta al congresso di Vienna, vedersi ridurre a provincia non è piaciuto. Uno dei tanti motivi per cui Garibaldi ha avuto via libera in Sicilia favorendo il piemonte
A me Napoli piace. Somiglia a Palermo e Barcellona, ma è unica. Ho avuto la fortuna di conoscere Pintauro, un pasticciere molto rinomato. Erede del Pintauro che nel Seicento creò la sfogliatella: che per i Napoletani non è quella riccia, come siamo usi mangiarla a Palermo. E' molto simile alla pastiera, quella che mangiano i partenopei. La "riccia" è turistica: Pintauro dixit. Il quale ha anche ammesso sportivamente (ricordo che è uno tra i più importanti pasticcieri italiani!) che la cassata è superiore alla pastiera. Che secondo me è seconda solo alla cassata, appunto.
RispondiEliminaErrata corrige: Pasquale Pintauro creò la sfogliatella più o meno nel 1818 sula base di una ricetta "incerta" del secolo precedente.
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