Vorrei trovare parole, ma rimango semplicemente a guardare i ritratti, a studiarne ogni tratto. Purtroppo non riesco a trovare un appunto di Flaiano, forse nel Diario Notturno. Raccontava la leggerezza di certe opere d'arte, le più grandi. Diceva che sono talmente ben costruite e complesse che sembrano semplici, addirittura facili da fare. Se uno analizza ogni dettaglio con attenzione, invece, si rende conto della complessità.
Mi piace che tu dica quete parole bellissime e significative proprio a ridosso di Modì: tutte le volte che guardo un suo quadro, è sindrome di Stendhal.
Per coerenza stilistica non potevo scrivere nulla sotto il disegno: ma qui lo dico: Modì, per me, il più grande.
RispondiEliminaVorrei trovare parole, ma rimango semplicemente a guardare i ritratti, a studiarne ogni tratto. Purtroppo non riesco a trovare un appunto di Flaiano, forse nel Diario Notturno. Raccontava la leggerezza di certe opere d'arte, le più grandi. Diceva che sono talmente ben costruite e complesse che sembrano semplici, addirittura facili da fare. Se uno analizza ogni dettaglio con attenzione, invece, si rende conto della complessità.
RispondiEliminaMi piace che tu dica quete parole bellissime e significative proprio a ridosso di Modì: tutte le volte che guardo un suo quadro, è sindrome di Stendhal.
RispondiElimina