venerdì 30 aprile 2010
La mia pistola era sempre scarica
Per i morti (la festa dei) era un gran Far West in tutta Palermo. Quartieri bassi e alti, popolosi e popolari, aristocratici e borghesi. Un generale spara-spara tra i ragazzini tutti agghindati a cow-boys e pochissimi pellerossa. Non ero esente naturalmente: ma con handicap. Pistole a salve, accidenti.
giovedì 29 aprile 2010
mercoledì 28 aprile 2010
I denti di Piero
martedì 27 aprile 2010
La città sgrammaticata - Surrealismo palermitano
Foto e testo di
Gigliola Siragusa
I colori sono quelli del sole, della nostra isola, i soggetti sembrano venuti fuori da visioni oniriche che, ad un primo sguardo sommario, potrebbero fare riferimento ad una realtà in cui il pensiero viene espresso senza il controllo della ragione.
Surrealismo palermitano dunque? Seguaci della tecnica pittorica di Mirò? Non credo: c'è molta ironia in questa immagine, il tono è quasi provocatorio. Piccolo grande esempio di ribellione cittadina ad uno status quo. Devo aggiungere che questo murale mi ha ricordato molto l'arte di Gianni, surrealista nei colori e molto vicina alla pop art soprattutto con il suo "latte psicosomatico".
lunedì 26 aprile 2010
Latte fan club: Gigliola
Natale - 13
La raccomandazione è quella di sempre: cliccate su ogni strip per leggere forte e chiaro il testo. E vedrete meglio anche il disegno.
domenica 25 aprile 2010
Baci e guerra
Angelo e Mariella. Compagni di gioco. Per motivi diversi. Il primo, una furia selvaggia, peste irrefrenabile. La sorella, appassionata di film romantici. Io appassionato di film. Di guerra, indiani e cow boys. E già da bimbo non certo di bocca buona.
Facendo clic su "Latte psicosomatico" che trovate scritto sotto "commenti" oppure nella colonna "Etichette" in alto a destra, potrete leggere (senza alcuna interruzione) tutte le puntate fin qui pubblicate di questo romanzo a fumetti in progress.
sabato 24 aprile 2010
Cartoline da Barcelona - Il giorno di Sant Jordi
Foto e testo di
Francesca Martinico
C'era una volta un dragone cattivo che attaccava senza tregua il regno di Montblanc, fino a quando i cittadini decisero di consegnare periodicamente un capro espiatorio (estratto a sorte) per evitare le ire del dragone. Un giorno il triste destino scelse, come vittima del mostro, la principessa, che decise di sacrificarsi, nonostante ci fossero tanti cittadini che avrebbero preso il suo posto. Mentre il dragone stava per divorare la principessa, apparve San Giorgio che la liberò, uccidendo la bestia, infilzandola con la spada. Da quel sangue nacque una rosa rossa.
Il 23 aprile si celebra San Giorgio, o come si chiama in catalano, Sant Jordi, che è come un secondo San Valentino per i catalani. Barcelona si trasforma: si trovano rose e libri ad ogni angolo della città. La tradizione vuole infatti che il 23 di aprile si regali una rosa alla propria donna e un libro al proprio uomo. Questa è una festa molto sentita in tutta la Catalunya (essendo Sant Jordi anche il patrono della regione catalana). I colori della Catalunya (il giallo e il rosso) avvolgono la città, le case, i balconi, i gazebo... e la gente sembra entusiasta e disposta a regalare sorrisi e affetto. Un giorno davvero speciale!
Latte fan club: Fara
venerdì 23 aprile 2010
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