martedì 22 giugno 2010
Sole e Nuvole: Luigi Bicco
Ricevo da Luigi, amico di recentissima acquisizione (ma ho come la sensazione di conoscerlo da anni), una lettera e un disegno che trovo bellissimi.
Ehilà, Gianni!
Ho scelto di ritrarre due dei pirati che sono presenti nella testata del tuo blog nonostante fosse stato già fatto da altri. Questo perchè quei due pirati mi sono simpatici. Soprattutto quello con il barbone e con tutti e due gli occhi (particolarità inusuale per un pirata che si rispetti). Ma lui, il barbone appunto, è più di un pirata. Lui gioca allo stesso tempo coi coltelli e con i sogni. Quella barchetta di carta che stringe tra le mani la dice lunga. Ed è così che vedo il tuo blog. Capace di raccontarsi attraverso gli aspetti più differenti. Riflessioni profonde e taglienti velate da un disincanto mai forzato o rassegnato. E contemporaneamente colori e contrasti forti, come quelli dei tuoi dipinti, che riportano alla mente giorni e notti dalle atmosfere marziane, che probabilmente non abbiamo e non vedremo mai. Quel pirata lì, con quella barchetta tra le mani, se le racconta da solo, le storie. E quando ha voglia, ne racconta una anche al biondino dietro di lui. Ecco cosa vedo.
Di me ti dico poco o nulla. Anche perchè non so granchè di me stesso.
So che lotto come tutti, novelli Don Chisciotte della Mancia, per tenermi a galla e non affondare. E menando fendenti a destra e sinistra sui mulini a vento, cerco ogni tanto di tirare su la testa per qualche momento. Ma pure Sancho Panza e il mio destriero, guardandomi dabbasso, si chiedono se io non sia solo un fesso. Io li guardo e, con la loro più intima approvazione, sorrido. Chi, al mondo, può dire di essere un fesso?
Felloni. Quando scendo avrete di che pentirvi.
Madonna mia. Appena toccherò suolo, saranno mazzate.
Luigi
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Bella questa interpretazione del personaggio-pirata! Però non ci hai raccontato del biondino con un occhio solo, ascolta solo le storie raccontate dal barbone? Luigi, chiedo il sequel! Bis :-)
RispondiEliminaHe! Mica è tanto facile, Pirsimona.
RispondiEliminaIl biondino è un tipo sfuggente. E' un pirata
moderno, lui. Con il barbone è amico di ferite
di battaglia e da lui, le storie, se le
lascia raccontare. Ma dagli altri no.
E poi, sempre lui, il biondino, è un tipo
da cui guardarsi. E' probabile che sotto
quella benda nera, non ci sia un'orbita
vacante, ma un occhio integro come il suo
destro. E non è tipo di molte parole,
oltre al fatto che non puoi mai sapere
cosa nasconda tra le mani.
E' difficile, è difficile.
Ci penserò.
Gianni: grazie millemila volte per avermi
"ospitato" nel tuo blog.
Bravo, Luigi. Hai ripreso due simboli importantissimi: la forza e la creatività. Arcobaleni e nuvolette lasciano sperare bene.
RispondiEliminaLuigi, prima o poi dovremo sperimentare un "gioco" editoriale che coinvolga contemporaneamente artisti, scrittori e creativi che frequentano questa piccola bolla colorata. Lo sai che ho il pallino dell'editoria, pur non avendo il becco di un centesimo?
RispondiEliminaEhiehiehi! Eccomi qui.
RispondiEliminaSi, Yorick, in effetti quelle nuvolette e
l'arcobaleno sullo sfondo sussurrano cose
all'orecchio. Grazie.
Anch'io ogni tanto mi faccio venire quel
pallino, Gianni. Ma ci accomuna il non
avere il becco di un centesimo.
Gioco "editoriale" che coinvolga più
persone? Io ci sono. Assolutamente.
Bisognerebbe dargli solo una forma
tangibile. Magari rifletto sul "come"
e sul "perchè".