mercoledì 16 giugno 2010
Autobus news - Il mio posto è qui
Foto e testo di
Giuseppe Scuderi
Chi può negare che una bambina di un anno circa sia un "soggetto a ridotta capacità motoria"? e che sia proprio lei a dirlo, leggendo come in un fumetto la "nuovoletta" affissa alla parete del bus? Chi non può non apprezzare i suoi capelli colorati e rallegrati dai batuffolosi elastici messi dalla sua mamma? Chi non può leggere nella sua espressione una contentezza di essere lì, come la sua mamma che le è seduta di fronte, e di sentirsi grande, importante, come quella sua forse ideale parente, la signora Rosa Parks di Montgomery, Alabama, che il 1 dicembre 1955 si rifiuta di cedere il posto da lei occupato su di un autobus ad un uomo bianco?
E purtroppo, chi non può anche non aver ascoltato qualche voce che, nella cattiveria che troppo spesso marca Palermo: "ma a picciridda picchi un'sa mette 'mrazza e lassa 'u posto a quacchinautro?"
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quello che mi infastidisce è che c'è ancora qualcuno che si appiglia ad una immagine, falsa, di una Palermo e di una Sicilia cosmopolita.
RispondiEliminaAl massimo, una volta , ma tanto tempo fa prima dell'avvento della lega in TV, eravamo tolleranti. Ora credo che anche questo sia un ricordo.
RispondiEliminaps
Spero di sbagliarmi
perché viene fuori 0 commenti? io ho commentato! E se apro il mio commento c'è!
RispondiEliminaPenso al fruttivendolo del mercatino, che aveva i meloni buoni. Affettava e offriva a tutti. Una coppia di colore passava e lui li chiama: "'A biondo, assaggia, vie' qua". Spero che la linea della lega non segua un andamento inverso a quello della palma.
RispondiEliminaChe poi ci siano degli imbecilli anche qui, nel Mediterraneo, è fisiologico. Ma finora mi sembrano in minoranza.