Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera e un acquerello di Giovanni Lo Re, in arte e per il blog, Badit.Caro Gianni, ti scrivo, da tempo medito di farlo, per parlarti un po' di me. "Sento"
che anche tu avresti voluto sapere qualcosa in più di me e penso che il senso della "riservatezza", del "rispetto" siano stati i motivi della nostra "inerzia". Finalmente ieri ho tolto gli anelli ed ho iniziato la fisioterapia (a volte mi ritrovo a sorridere pensando a me e a Yorick che vestiti da indiani danziamo, cantiamo e suoniamo attorno al falò!). Dunque, immagina cosa provo, da dove iniziare? Dall'inizio. I miei genitori "emigrano" dalla splendida "Polizzi Generosa", mio padre trova lavoro come portiere in via F. Parlatore e mia madre fa la casalinga/sarta. Nasco io e ben presto mi accorgo di essere "circondato" da due meravigliosi genitori, ma da ben poco altro. La mia "stanza" è un divano/letto all'ingresso ma anche stanza da pranzo/salotto! Anyway, leggo fumetti già nella culla e disegno appena scesone. Faccio il liceo artistico e poi architettura per due anni, nel frattempo lavoro in varie librerie (Europa, Cavour,l'Aleph, a fine mese non rimane nulla della paga già spesa per libri, 33 giri e fumetti!) e cerco di un mio personale spazio artistico in questa città, sigh: sì, riesco a vendere qualche quadro, qualche vignetta, lavoro in una ditta come grafico, ma ho un solo chiodo fisso, trovarmi uno spazio,una casa dove VIVERE. E così, a 22 anni, proprio 30 anni fa, trovo, grazie ad un caro amico che lavora nel settore turistico, questa mansarda che sto per lasciare. Sempre lui mi propone di lavorare al ricevimento grazie alla mia discreta conoscenza delle lingue. Insomma, finalmente riesco ad avere una casa e di conseguenza un affito, le bollette, etc. Lavoro saltuariamente in Sicilia e fuori, nel 1987 sono a Milano e ne approfitto per far vedere delle tavole alla "mitica" Fulvia Serra, che si complimenta e mi sprona a continuare. Da qualche anno lavoro come segretario nell'hotel Principe di Villafranca, un piccolo hotel 4 stelle dove, almeno, per fortuna, si respira quotidianamente un'atmosfera cosmopolita/culturale. Incontro giornalmente persone di tutte le parti del mondo, dall'Australia alla Cina, dalla Scandinavia alla Spagna, etc. e sono di casa Camilleri, Noa, Achille Bonito Oliva, Sgarbi, Arbore, Wim Wenders (che ha trascorso in hotel 3 mesi), Patti Smith, Vincenzo Consolo, Ficarra e Picone, i comici di Zelig. Sia ben chiaro che non nutro alcun fascino reverenziale verso i cosidetti vip, anzi, di tutti quelli incontrati, ho solo una dedica del grande Andrea Camilleri.
Adesso, caro Gianni, non so più che dire, mi sento un po' stanco e un po'
stupido, e poi non voglio annoiarti più di tanto.
P.S. Ieri ho ritrovato questo acquarello senza titolo, del 1994. Ho pensato subito al tuo blog e cosi l'ho chiamato Il Sole e le Nuvole. Se sei d'accordo, lo vorrei dedicare al blog.
Ciao