mercoledì 16 marzo 2011

Che peccato!


Su Repubblica del 16 marzo.

2 commenti:

  1. Mi scuso per usare uno spazio in modo inappropriato tuttavia, avendomi colpito l'articolo pubblicato dal direttore sull'Unità di oggi, mi piace condividerne il commento:
    Sull’articolo di Concita De Gregorio sull’Unità del 21 marzo 2011
    Finalmente qualcuno alla formula “ senza se e senza ma “ sostituisce quella del dubbio e tuttavia rivendica la necessità di decidere mantenendo un atteggiamento critico e sospettoso anche nei confronti di se stesso, almeno così mi sembra di capire. In effetti la follia di Gheddafi non smaschera soltanto i buffoni, ma anche tutti coloro che nel mondo occidentale hanno dato credito a un folle soltanto per assecondare i propri interessi e sono rimasti spiazzati dall’improntitudine di un tirannello sanguinario che ha accolto un terrorista liberato con la scusa di una grave malattia, con feste e discorsi patriottici, magari ringraziando Dio per la sua miracolosa guarigione appena toccato il suolo patrio. Tutto ciò non lo abbiamo scoperto oggi, ma lo sapevamo da tempo, da tempo avremmo forse potuto evitare questa carneficina, ma gli affari sono affari. Adesso siamo in guerra e non potremmo non esserlo, speriamo soltanto di non essere fuori tempo massimo, di non fare diventare il tiranno un utile martire per destabilizzare ancora di più il Mediterraneo, ma gli affari sono affari e le aree destabilizzate consentono i più lucrosi. Il problema, e dobbiamo porcelo subito perché è urgente, consiste nel pensare a strategie di lungo periodo cambiando le cose subito se c’è ancora tempo, magari deglobalizzando gli affari e globalizzando l’intelligenza.

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