giovedì 15 luglio 2010

La città sgrammaticata - Festino di vino e d'altro

Foto e testo di
Gigliola Siragusa


Palermo, giovedì 14 luglio 2010 ore 19,30. Mi sembra di aver sbagliato luogo di destinazione: sono in corso Vittorio Emanuele e cerco di raggiungere il Palazzo dei Normanni da dove partirà il corteo che accompagnerà il carro trionfale di Santa Rosalia. Che ci fanno questi poliziotti col casco di protezione antisommossa proprio qui, a sbarramento della strada, quasi in assetto di guerra? Guerra? Ma si, guerra fredda naturalmente, servita con un pò di ghiaccio e seltz a coloro che nell'eventualità volessero insorgere contro il nostro amatissimo Sindaco. Lui, il Primo Cittadino, naturalmente non si è presentato a questo appuntamento, ma forse è stato meglio così. Abbiamo evitato inutili spargimenti di sangue. Che sia un segno di "vino" che ci ha voluto elargire la nostra amatissima Santuzza?

6 commenti:

  1. hello my friend! warm greeting ^^!
    your blog looks nice 0_0

    by the way,
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    best regards;

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  2. Paura del Babao. Non sono mai piacevoli
    situazioni di questo genere,

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  3. A me sembra assurdo che una festa come quella di Santa Rosalia sia stata vissuta così, sarò monotona nello scrivere queste cose ma penso, come tutti credo, che la nostra cittadina dovrebbe essere rinomata per l'arte, il sole, il mare e quant'altro abbia a che fare con il turismo. Invece ci ritroviamo sommersi di spazzatura maleodorante e con i palazzi e le opere d'arte che cadono a pezzi. Ma che possiamo fare per migliorare la nostra qualità di vita in questa città?

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  4. Gigliola, non c'è nulla che si possa fare tranne attendere che qualcuno faccia qualcosa,qualche politico intendo.Altrimenti si cade nell'argomento delle rivoluzioni.Le feste si fanno per ricorrenza.In caso ci sia però qualcosa a livello 'politico' che non va,ecco cosa succede.Le forze dell'ordine in assetto da guerra in attesa che qualcuno possa dar inizio alla rivoluzione,per il bene di tutti,per un cambiamento.Qualcuno che finalmente si decida e dica BASTA, facciamo qualcosa. Aria di guerra,le cose serie,le cose che non vanno,preoccupano.Ma la festa si fa lo stesso.Le feste sa fanno,altro no.Ma nella festa si attende una eventuale 'guerra'.
    E' bruttissimo quel che succede.Come se 'in alto' sapessero che la gente oramai sia arrivata 'oltre' il limite di tolleranza,che la situzione sia degenerata al punto che tutto può succedere.......ma invece di risolvere i problemi sono loro a prepararsi per la guerra,in risposta ad una reazione.Come la chiamiamo questa situzione? Opterei per l'OPPRESSIONE.

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