Bello il contrasto, due modi diversi di andare al mare, due diverse follie. Come al solito i tuoi quadri mi fanno venire in mente qualcosa, ma non capisco mai perché. Qualche accorto studioso di psicologia della quotidianità, forse, saprà dirmelo, comunque ecco cosa mi è venuto in mente. Ultimamente ho partecipato poco al blog, ma tutti i giorni gli dò uno sguardo, alcuni dei quadri pubblicati hanno toccato le mie corde, ma non ho saputo commentarli, la verità è che io gli scanazzati li capisco poco, capisco di più gli accanazzati, ma evidentemente sono un’altra cosa, hanno a che vedere più con il mondo sonnacchioso della provincia che con gli scugnizzi di città. L’avventura di questo blog, è stata ed è ancora una bella avventura, ma nel tempo è cambiata parecchio, all’inizio somigliava alla seconda età Vichiana, quella in cui si avverte con animo pertubato e commosso, poi, come tutte le cose ha cominciato a scivolare verso la ragion pura che non è male, ma è meno divertente. Nell’Iliade c’è l’ira di Achille, l’arroganza di Agamennone, la viltà di Tersite, ma dalla bocca di Nestore la saggezza fluisce come il miele, si celebra l’amicizia e tutti i sentimenti e le passioni sono semplici, nulla di complicato, nessuno va in analisi, non c’è nessuna madam Bovary; ecco, appunto si avverte con animo perturbato e commosso, I cicli possono essere grandi e piccoli, piccolissimi se volete, ma in qualche modo ubbidiscono alle stesse regole, se si terrà duro, in modo diverso, si tornerà all’inizio, certo in modo diverso e soprattutto con altri attori. Personalmente è probabile che mi torni qualche idea e che mi torni il gusto di condividerla. E’ una minaccia o una promessa, ma non sarò perturbato e commosso, questo potranno esserlo altri, io ho esaurito quel capitolo e la cosa mi intristisce un poco, ma solo un poco.
Bello il contrasto, due modi diversi di andare al mare, due diverse follie. Come al solito i tuoi quadri mi fanno venire in mente qualcosa, ma non capisco mai perché. Qualche accorto studioso di psicologia della quotidianità, forse, saprà dirmelo, comunque ecco cosa mi è venuto in mente.
RispondiEliminaUltimamente ho partecipato poco al blog, ma tutti i giorni gli dò uno sguardo, alcuni dei quadri pubblicati hanno toccato le mie corde, ma non ho saputo commentarli, la verità è che io gli scanazzati li capisco poco, capisco di più gli accanazzati, ma evidentemente sono un’altra cosa, hanno a che vedere più con il mondo sonnacchioso della provincia che con gli scugnizzi di città.
L’avventura di questo blog, è stata ed è ancora una bella avventura, ma nel tempo è cambiata parecchio, all’inizio somigliava alla seconda età Vichiana, quella in cui si avverte con animo pertubato e commosso, poi, come tutte le cose ha cominciato a scivolare verso la ragion pura che non è male, ma è meno divertente.
Nell’Iliade c’è l’ira di Achille, l’arroganza di Agamennone, la viltà di Tersite, ma dalla bocca di Nestore la saggezza fluisce come il miele, si celebra l’amicizia e tutti i sentimenti e le passioni sono semplici, nulla di complicato, nessuno va in analisi, non c’è nessuna madam Bovary; ecco, appunto si avverte con animo perturbato e commosso,
I cicli possono essere grandi e piccoli, piccolissimi se volete, ma in qualche modo ubbidiscono alle stesse regole, se si terrà duro, in modo diverso, si tornerà all’inizio, certo in modo diverso e soprattutto con altri attori.
Personalmente è probabile che mi torni qualche idea e che mi torni il gusto di condividerla.
E’ una minaccia o una promessa, ma non sarò perturbato e commosso, questo potranno esserlo altri, io ho esaurito quel capitolo e la cosa mi intristisce un poco, ma solo un poco.
Mi ha commosso e perturbato questa tua lettera, Salvatore.
RispondiEliminaE poi, ogni cosa, pur minimamente, cambia. Si spera sempre in meglio. Non sono un ottimista per definizione, ma a volte penso positivo. Raramente.
RispondiEliminaBellissima lettera.
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