venerdì 2 luglio 2010

Piazza Navona Libera




Foto e testo di
Giovanni Yorick Piazza
da Roma

1 luglio 2010
Che facciamo, gli lasciamo fare quello che vogliono? Lasciamo che sedicenti potenti rimangano sempre al di sopra delle leggi, senza doversi mai prendersi neanche una responsabilità, o senza doversi mai vergognare? Io dico di no. E meno male, un po' di gente c’era. Ho un alto rispetto per questa gente. Mi piace. Mi piacciono i loro volti, mi piacciono le cose in cui credono. Altro che i belli (e le belle) di fattura berlusconiana. Questa gente è bella davvero.
All’inizio mi ero preoccupato. Nel retropalco è arrivato di corsa Rocco Carlomagno, giornalista freelance che qualche mese fa è passato su qualche tg nazionale per una quasi colluttazione con Ignazio La Russa. Carlomagno è arrivato urlando e mostrando un braccio macchiato di scuro. Urlava “Fulvio, mi hanno picchiato a sangue, quelli di San Lorenzo” e si è diretto verso Fulvio Abbate, editorialista del Fatto. Non sono riuscito a capire cosa fosse successo: da lontano ho carpito qualche parola qua e là, “manette”, “pieno di sangue”. Abbate lo ha ascoltato per un po’, poi Carlomagno si è calmato.
Sono tornato tra la gente, davanti al palco. Bella gente, belle facce. E un sacco di mimica facciale.

7 commenti:

  1. Le buone notizie, quelle che lasciano sperare e respirare, lasciano senza parole...

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  2. Sì, la gente era proprio tanta, e poi in tante piazze di tutta Italia. C'è del buono in questo paese. Per questo mi piace ancora di più l'ultimo disegno che hai postato, quello con i colori accesi e i topi in fuga.

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  3. Chissà se qualche giornale ha raccolto la storia di Carlomagno (Rocco).

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  4. Il tuo dunque, Giovanni, potrebbe essere uno scoop. Io credo proprio di sì. Bravo, devi andare a Roma più spesso.

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  5. Ci vuole lo spirito di iniziativa di un centravanti di sfondamento. Mi allenerò.

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  6. Ti vedo bene anche come fantasista, un buon numero dieci.

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  7. Grazie! Anche se da ragazzino mi mettevano in porta per non fare troppi disastri. Però riuscivo a farne anche tra i pali.

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