(9 luglio 2010)-
Sciopero della stampa contro la legge bavaglio:
aderisco in quanto pubblicista democratico.
-
Ale, mio figlio, sostiene gli esami orali per la maturità classica:
orgoglio!
- Da
Nzocchè, in via Ximenes 95 Palermo
inauguro alle 19 una mostra:
Femmine e Scanazzati...
Tutto questo,
oggi.
In bocca al lupo anche ad Ale!
RispondiEliminaMi unisco a Yorick per un enorme in bocca
RispondiEliminaal lupo a tuo figlio. E si, devono essere
soddisfazioni.
In questo momento vorrei essere alla Nzocchè. Mi mancano i colori a cui mi sono affezionato e mi sarebbe piaciuto conoscere i frequentatori di quest'angolo di web.
RispondiEliminaIn effetti ti sei perso una bella serata e tanta passione a tinte forti.
RispondiEliminaE' andata meglio di quanto sperassi. Sono contento. Speravo anche che il caldo ma soprattutto l'umidità ci desse tregua per un paio di orette, non di più. Neanche a parlarne. Nzocchè e Palermo tutta dentro una bolla di d'acqua. Docce, camicie, madonna quante!
RispondiEliminaSono contento che sia andata bene! Mi dispiace solo non esserci stato... quanto all'umidità vi ho fatto compagnia: Ladispoli non è affatto male, ma qui spuntano le branchie.
RispondiEliminaNella mia mente, al netto dei due-tre litri di sudore versati (un bel mix di adrenalina, caldo, umidità e gioia), ho contato i baci e gli abbracci e le strette di mano (e finanche gli abbracci) di un centinaio di persone. Molti degli amici che frequentano questo blog erano lì a far festa con me. Grazie!
RispondiEliminaQuel "finanche gli abbracci" (ripetuto) si riferisce al fatto che trovavo sorprendente "finanche" l'abbraccio, vista la situazione umido-scabrosa in cui mi trovavo: però qualcuno traspirava liberamente quasi quanto me, e non si è formalizzato.
RispondiEliminaPiù ci penso, più leggo i commenti sulla mostra di Gianni,sempre di più mi avvolge il pensiero di aver perso una serata speciale.Ma la mostra non è ancora finita!Quella serata speciale purtroppo si.
RispondiEliminaP.S. Il primo scanazzato con la fionda mi piace moltissimo,ricordo me stessa da bambina,in mano con la fionda fatta dal mio papà...ero brava a sparare sassi contro le lampadine dell'illuminazione stradale e contro ogni altra cosa...e mio papà era bravissimo a riempirmi di botte.
La differenza tra il tuo scanazzato e io scanazzata è una sola....io, a colori, avevo i capelli biondissimi un poco lunghetti!
Buona domenica a tutti
Csilla
Ciao Csilla, benevenuta tra gli scanazzati di questo blog! Non vogliono ammetterlo, forse per pudore: ma io immagino gli amici frequentatori, tutti fionda-dotati. A dire il vero io preferivo la cerbottana.
RispondiEliminaLa mia fionda andava a pari passo con la tua cerbottana,senza veleno ma era piùttosto efficace.
RispondiEliminaLo scanazzato con i calzoncini corti....cosi ero io,rigorosamente sporchissima,sempre.Tra giocare,litigare e le cadute inevitabili da terra o dagli alberi, ero sempre ridotta malissimo,sai, crescendo quasi su strada.I miei lavoravano e io giocavo.Ma le strade della mia infanzia erano un poco diverse dalle strade del vostro 'sud'(che mi piace tantissimo, il sud..con le sue strade, intendo).
Gianni, in un tuo post hai detto una cosa bellissima,che gli amici erano li,alla mostra per fare festa CON TE! Non hai detto che erano andati li per te,per farti festa...hanno partecipato la festa,la tua festa con te.E' bellissimo!!!!Concettualmente parlando.
Grazie, Csilla!
RispondiEliminaA proposito di infanzia più o meno "scanazzata",
mi piace segnalarti "Latte psicosomatico" che trovi nella colonna "Etichette" in alto a destra. Una sorta di graphic novel che ho improvvisato qualche mese fa apposta per il blog, nel senso che l'ho disegnato in tempo reale, inedito. Finirò per riprenderlo: avrei altre cose da aggiungere, e sarebbe bello poi riportarlo in bella copia (o forse lasciarlo così naif e porco è meglio ancora) per farne un libro "cartaceo" a fumetti. Chissà. Se poi vai pure alal sezione "Latte fan club", potrai ammirare alcuni degli amici abituali di questo blog, da bimbetti. Anche questa sezione mi piacerebbe riprenderla e rivitalizzarla.
Che velocità e reattività su questo blog! Mi sa che abbandono 'quell'altro',li il mondo si ferma per ore,per giorni!
RispondiEliminaLa vitalità e l'immediatezza sono cose che mi caratterizzano.....veloce,veloce,sempre di corsa.
Dopo vedo le cose che mi hai consigliato,ora devo(!) accontentare il mio stomaco,caldo o meno ho bisogno di rifornimento d'energie.Tu sembri fatto come me,pur essendo uno, un'entità vera e propria,su 2 piedi,ti imbarchi in mille cose nello stesso 'istante'.Mi consola il fatto che esistono altri esemplari come me!
Mangio la caponata...rigorosamente alla palermitana,fatta in casa,dal mio marito palermitano!Grande cuoco per passione non per mestiere. Ti sorprenderà questo fatto,cioè che sia di Palermo,avendo letto qualcosa di strano per quanto la mia vita!
A proposito,vai a leggere.....
Errata corrige. Ho scritto sopra "naif e porco": naturalmente era "sporco". Mi sono sbellicato nel rileggerlo. Un refuso molto suino!
RispondiEliminaMa sai, Csilla, qui, un po' tutti reattivi, Se scorri le varie sezioni potrai leggere mioltissimi racconti scritti dai frequentatori ormai amici: compatibilmente con cose da fare, faccende familiari, lavoro, e vita normale e di routine. Non abbandonare gli altri blog, tutti hanno momenti di stanca :ci troverai sempre qualcosa di buono. Io faccio così.
Figurati,scherzavo, non abbandono assolutamente nulla,come potrei,sono 'appena' arrivata!
RispondiEliminaE poi,sull'altro blog in questione spesso si 'combatte',è un altro genere di luogo,per me intrigante.
A proposito di cerbottana, l'anno scorso ho scoperto che nel giardino della scuola di mio figlio c'è (c'era, a settembre Giuseppe andrà in prima elementare) un bagolaro. Ho potuto assaggiare dopo secoli le bacche-proiettili dell'infanzia, quelle che in Sicilia chiamavamo càccami.
RispondiEliminaPS: Oggi pomeriggio si riparte...
N.B. Le munizioni che "sputavamo" dalle cerbottane (che chiamavamo cannucce e che tenevamo con le mollette per stendere i panni)) erano coppetti (che noi chiamavamo coppitelli) di carta che in punta erano rinforzati da terribili spilli. Eravamo sadici! Nessun occhio, per fortuna, fu mai centrato (almeno, con quei "proiettili").
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