giovedì 2 dicembre 2010

Io disegno e voi scrivete


Si ricomincia, ragazzi (se lo desiderate). Da un mio spunto grafico (in questo caso un'illustrazione di quattro anni fa) i vostri racconti, belli e densi come sempre (ci conto moltissimo). Formato: tenetevi stretti, diciamo intorno alle 20 righe, in modo da poter rilanciare con una seconda puntata. E magari una terza, chissà. Seguite un vostro filo o agganciatevi al racconto di un collega che vi ha preceduto. Insomma, se vi va, divertitevi!

21 commenti:

  1. Vittorio Perotta sapeva che sposare una donna molto più giovane e avvenente come Marta avrebbe comportato dei rischi.
    Ma aveva sempre contato sul suo potere,sopratutto quello economico,che poi in fondo era l'unico e fonte degli altri.
    Aveva gia' sentito molte volte il brusio che, nel paese ,accompagnava il passaggio di sua moglie.Lui ne era intimamente orgoglioso.Ma vederla quella sera,cosi'bella e provocante,
    "ocheggiare" con il giovane Marco lo aveva fatto trasalire...

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  2. Non amava camminare a piedi. Ma il medico non gli aveva raccomandato altro. Doveva abituarsi a fare lunghe camminate e magari smettere di fumare se non voleva avere problemi col cuore. Alla sigaretta non voleva rinunciare ma una passeggiata, anche malvolentieri, si costrinse a farla ogni sera. Fu così che ogni sera dopo cena si faceva lasciare dall'autista su una strada diversa, una di quelle con tanti localini e dove si faceva la "movida" fino a tarda notte. Anche quella sera Rocco camminava lentamente, tra le luci dei localini, fumando la sua sigaretta quando...

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  3. la vide...e non credeva ai suoi occhi...si mise di spalle...per non farsi vedere...la pressione a 300...lei...stava ballando...in quel momento se ne fregava del mondo intero...com'è possibile...si chiedeva...a cena...gli disse...sto uscendo amore...vado a cercare una farmacia di turno...perchè sn finite le tue aspirine...invece eccola...e quello stronzo del ragazzo del piano di sotto...è con lei...sarà un caso???

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  5. Bedda. Bedda. Allungava la e di bedda, mentre si rendeva conto di una cosa nuova, l’onorevole Salvatore Vivirito, Toti per gli amici del Blu Profondo. Che le guardava soltanto gli occhi, a quella ragazza che ballava come un angelo vestito di rosso. Non riusciva a guardare le tette, benché bene in vista grazie a una scollatura vertiginosa. Tette notevoli per forma, dimensione, consistenza. E non riusciva, l’onorevole Salvatore Vivirito detto Toti, ad aggiungere niente alla parola «bedda», sussurrata a mezza voce. Di solito quell’aggettivo qualificava altri nomi che non avrebbe riferito in pubblico, l’onorevole Salvatore Toti Vivirito, celebre difensore della famiglia tradizionale. In quei nomi la femmina veniva ridotta a pezzo di carne semovente. Anzi, ai soli genitali o poco più. Quella femmina lì, che illuminava la pista di ballo del Blu profondo era invece molto di più. Non era i suoi genitali, era la vita che c’è dentro. Ed era profondamente bedda.

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  6. "Stasera c'è cosa". Troppe ne aveva viste e scritte Salvo De Lorenzo di quelle righe, che lo separavano da semplice cronista di nera a caporedattore del quotidiano della sua odiata città, per non capire che quella scollatura e l'atteggiamento ammiccante della ragazza potevano diventare notizia di prima pagina. Magari non subito, a gelato finito, ché c'è tempo, c'è tempo, tanto lei qua è, ride, le ballano le minne, cosa fatta è. "Per dopodomani però, ormai non ce la facciamo più, picciotti. Siamo in stampa". Cinico. Stanco. Il nodo allentato della cravatta, l'ennesima sigaretta e, per una volta, la voglia di vivere la vita di un altro. Non di raccontarla.

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  7. La ragazza pensa: guarda quel porco come mi talìa.
    Il ragazzo pensa: è inutile che la talìi, porco.
    L'uomo pensa: quello me lo farei di subito.

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  8. Bah, me ne vado. Vai a capirle sti stronze, che ci vede in chellu lì?

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  9. " tanto macellai, dottori, professori tutti qui guardano; si,si ,guardano qui, qui perchè una fimmina più scollatura ipnotizza sempre, pure se dentro c'è il cotone idrofilo! Giuiuzza, lui, inconsaevole è!"
    Pensava compiaciuta,ballando come una tarantolata, quando
    " Chi ci riri? Ancora ti devi annacare? ...tutte le stesse : cravatta e giacca...Tanto inutile è; Questo non la viene a cercare in un posto così una moglie " sussurrò grignando il ragazzo...
    la ragazza fece un cenno col capo , fingendo di non avere compreso, giusto per prendere il tempo e rientrare in un ballo lento e pudico...

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  10. Che lavoro di cacca. Mi trovo sempre a rimestare nel torbido. Guarda questa quì per esempio. E il ragazzo mi sembra quello più sano di tutti. Comunque tra mezzora me ne torno a casa. Tanto la cosa è chiara.

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  11. (MENTRE LEGGETE FATE LA VOCE GROSSA E RAUCA)
    <BAHH, MI FUMO UN' ALTRA SIGARETTA E LA PIANTO QUI, QUANTE VOLTE LE HO DETTO DI USARE UN ALTRO DEODORANTE....DONNE TESTARDE...MA LEI è TROPPO TESTARDA E IO ME NE VADO NELLA NOTTE....MAI SUBIRE ...RAGAZZI MAI SUBIRE MAI!!!!( ovviamente è una burla ma io e la mia bambina ci siamo tanto divertite...)

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  12. Gianni : ho superato abbondantemente..., se mi danno delle regole le aggiro..;))Tienilo in considerazione solo come un piccolo e logorroico contributo, un bacio, buon fine settimana...

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  13. L'etere cassa il mio lungo racconto sicché lo spezzetto in puntate....))rischiando di appaltare questo spazio, scusa Gianni.
    I.Perché ritardava?, si disse contrariato. Per liberare la mente dall’inquietudine il suo sguardo fissò l’insegna al neon di un negozio di bricolage situato dall’altra parte della strada che come una falena lo attraeva con le sue intermittenze luminose ed opache. Aveva imparato sin da piccolo che quando voleva distrarsi gli bastava appuntare gli occhi su qualche cosa di inanimato per alleggerirsi istantaneamente da ogni pensiero. Solo che quell’insegna sembrava richiamarlo a sé perciò l’osservava rapito anche quando volgeva la testa altrove finiva poi per fermare gli occhi sempre su quel bagliore.

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  14. II.Provò a distrarsi, guardando la gente che fitta attraversava la strada, appuntandosi su qualche sgommata violenta, incantandosi alla vista di una testolina bionda sbucare da una viuzza laterale trotterellando in compagnia di una donna. Alle sue spalle risuonava il cinguettare di una ragazza viceversa la voce del suo probabile accompagnatore gli arrivava bassa e interrotta spesso bruscamente dalle alzate di tono di lei, variegati gridolini e vocine che come piccole lingue di fuoco si accavallavano e si disperdevano nell’aria.

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  15. Sentì che la stizza provocatagli dall’attesa si stava trasformando in rancore, in fastidio. Si mise a fumare nervoso; sentiva oscuramente che attraverso quei due nella sua memoria si stava aprendo un varco di sensazioni che preferiva non ricordare. Ad un certo punto la donna proruppe in una fragorosa risata. Che aveva da ridere cosi? si chiese indispettito. Attrae il suo maschio, certo. Come da sempre accadeva da millenni, la donna stava riproducendo vecchie e incantevoli dinamiche di conquista nelle quali egli non poteva avere nessun ruolo né come coautore né come attore,era un escluso appunto. Questo pensiero lo disturbò.

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  16. V.Il nervosismo aumentò; decise nell’attesa di andare a curiosare in quel negozio dall’insegna luminosa che tanto lo abbagliava da richiamarlo quasi a sé. Se arriva riesco a vederlo anche da qui, si giustificò mettendo a tacere la sottile inquietudine che l’effrazione di un patto gli causava; si avviò deciso e quello scardinare le regole di un appuntamento concordato ma che adesso percepiva come subìto gli provocò una strana leggerezza che rese spedito il suo passo. Attraversò la strada, si confuse tra l agente, si perse nell'anonimato.

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  17. Gianni mi sa che non ne vuol sapere, se scompare di nuovo, lo posto su fb, baci.

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  18. s'è mangiato il IV, non c'è verso.

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  19. IV B: La ragazza aveva alzato un braccio quasi a simulare una danza,ne percepì acuto il desiderio di toccare l’uomo e di trasformare il tocco in un abbraccio; percepì anche l’ansia, la ritrosia e il desiderio confluire in un gesto, che una volta compiuto avrebbe cambiato le cose, ogni cosa. Qualche cosa, si disse acido,

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  20. La virgola è un punto:se mi cancella di nuovo, mi arrendo, bandiera bianca.Bye.

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  21. S'è mangiata la IV A!!!!
    All’improvviso qualcosa,un movimento, l’intuizione di un movimento , scompigliò l’aria alle sue spalle e lo spinse a guardare con la coda dell’occhio i due giovani.

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