
Miki col genere umano va parecchio d'accordo: direi, fin troppo. Fa le feste a tutti (la qual cosa sarà bella ma mi smuove una certa gelosia) tranne a quei tipi che lo innervosiscono. In questo siamo due gocce d'acqua. L'altra volta fece il musetto brutto e bofonchiò un timido ringhio alla vista di un mafioso che con fare lombrosianamente mafioso mi avvicinò apostrofandomi per qualche mia mancanza: tipo, non ero munito di paletta per raccogliere le deiezioni (preciso che sono sempre attrezzato di ogni cosa pur di non lasciare traccia scatologica del mio adorato cagnolino: questa merda di città è troppo sporca e non merita di essere onorata neppure dalla cacca dei cagnolini perbene). Lui (il mafioso), viaggiava in vespa smarmittata, con uno dietro, ed entrambi senza casco e sopra il marciapediedi a due centimetri dal muso di Miki e da un mio ipotetico doppio pugno già pronto a scattare (sono un tipo mite dallo sguardo gentile, mi trasformo però in qualcosa di difficile da raccontare quando l'umanità rompe gratuitamente le gonadi): e forse pochi sanno che sono un pacifista poco convinto.
Diventa pacifico solo chi si stabilisce nel deserto. Vivere in città dove la rabbia apostrofa il quotidiano, dove gli atteggiamenti di superbia sono una consuetudine non è facile rimanere in pace con noi stessi!!!!
RispondiEliminaIo che "runnigo" ogni giorno vedo cose che voi umane non potete comprendere.Vedo parcheggi a pagamento deserti e macchine parcheggiate in terza fila, vedo auto daltoniche che non riconoscono semafori e strisce pedonali,vedo sciancati per finta che elemosinano e quando finiscono il turno d'angolo si alzano e prendono l'auto e sfrecciano veloci, vedo poveri per davvero che si vergognano della loro condizione e si nascondono in angoli bui.
Chiudo.
Grazie, Gianni per lo spunto e per il tuo bellissimo racconto minimale!!