Il guaio è che non si può che essere d'accordo. Ci si può ridere a mezza bocca, allontanare un po' l'amarezza perché lo prendi per i fondelli, ma alla fine non si può che essere indiscutibilmente d'accordo. Non è un monologo: è una tragedia, con tanto di coro e di pubblico, presenti e svegli benché muti.
Non temere Gianni. Non fai un soliloquio. A volte vengono delle risposte che sarebbero ovvie per tutti noi che ti seguiamo. E' per questo che, a volte, non trovi commenti. Un abbraccio a tutti quelli che seguono questo blog.
Grandiosa.
RispondiEliminaMeno male che ci sei tu, Giovanni, avevo la sensazione di fare un soliloquio! Ciao, grazie.
RispondiEliminaIl guaio è che non si può che essere d'accordo. Ci si può ridere a mezza bocca, allontanare un po' l'amarezza perché lo prendi per i fondelli, ma alla fine non si può che essere indiscutibilmente d'accordo. Non è un monologo: è una tragedia, con tanto di coro e di pubblico, presenti e svegli benché muti.
RispondiEliminamagnifica!
RispondiEliminaNon temere Gianni. Non fai un soliloquio. A volte vengono delle risposte che sarebbero ovvie per tutti noi che ti seguiamo. E' per questo che, a volte, non trovi commenti.
RispondiEliminaUn abbraccio a tutti quelli che seguono questo blog.
Si Gianni,proprio come scrive Fara...ricambio
RispondiEliminal'abbraccio a tutti gli amici del blog e
appunto la vignetta e' geniale!
Io la posto su fb ;)
RispondiEliminaAnzi, posso utlizzarla come immagine del profilo...?
Ci mancherebbe altro!
RispondiEliminaAllora provvedo immediatamente!!! :)))
RispondiEliminaGià visto, complimenti!
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