lunedì 28 novembre 2011

La cripta dei cappuccini


Le lugubri e inquietanti catacombe dei cappuccini di Palermo nella consueta rubrica di Natalia Milazzo su Repubblica di sabato scorso.

giovedì 24 novembre 2011

Fiat voluntas Marchionni


Termini: nomen omen?

Ma lo spread è una cosa che si mangia?

La città sgrammaticata - Amore nel pomeriggio


Foto e testo di Gigliola Siragusa

Pomeriggio di mezzo inverno, luci e colori della città s'intrecciano con le immagini dei passanti che vanno di fretta verso casa dopo una giornata di lavoro o che si crogiolano in lunghe e salutari passeggiate.
La fermata d’autobus palermitana solitamente è contraddistinta da un attesa estenuante: che sia colpa del traffico o di chissà cosa questi grossi veicoli (tranne il mitico 101) non arrivano mai puntuali. Circondati dalla gente, dai cartelloni pubblicitari e dall'atmosfera metropolitana questi due giovani credo siano stati gli unici a non soffrire per l'attesa. Love, love, love, come cantavano i Beatles.

sabato 19 novembre 2011

La doppia (forse tripla) personalità di Miki


Miki a volte sembra il cagnolino di Bat Man. Ma talvolta indossa le vesti della volpe del deserto: è un cagnolo poliedrico!

Il cuore antico del Capo


Il Capo inteso come mercato di Palermo (il più bello in assoluto). Oggi in prima su Repubblica Palermo.

domenica 13 novembre 2011

Facciamo festa: oggi primo giorno post regime


Cumuli di macerie ovunque, lacrime e sangue da versare (ancora e di più, se possibile) e consapevolezza che sarà dura, durissima. Ma c'è un po' di spumante che aspetta solo di essere bevuto per far festa. E' finito il regime. Dobbiamo festeggiare: Salute!

sabato 5 novembre 2011

Latte Psicosomatico: Facciuzza anni sessanta


Non puoi sbagliarti. Se sei nato nel '56, biondino e timido e anche occhialuto, hai una facciuzza così. La cosa che più ti brucia è quella superficialità malvagia dei coetanei, bruni, un po' sporchi e parecchio cattivi. Li vedi forti e determinati. Adocchiano le ragazzine e le apostrofano con sguaiate frasi, tipo: Minchia, pezzo di sticchio! Ma tu non osi nemmeno pensarle queste cose così volgari: a casa si parla italiano e non si cede mai allo slang triviale (che peccato!). E ti becchi, allora, da parte dei tuoi amici (ma amici è una parola enorme) l'improperio del "quattr'occhi e una banana": sperando nel profondo della mortificazione che fa avvampare le gote e fa andare il sangue a velocità insopportabile agli occhi e fa appannare quei maledetti occhiali, di poter un giorno farti forte (anche se il cuore dovesse andare a mille) e rispondergli: "e tua madre è una buttana". Magari non dirai mai una cosa così infima, e ti accorgerai poi, quando le cose si metteranno addirittura in fila, che quelli che pensavi fossero forti e virili, sono (ed erano dunque) mezzecalzette senza personalità. Ci vorrà tempo comunque perché questa consapevolezza prenda posto dentro la tua anima e dovranno scorrere fiumi di latte (magari psicosomatico).

Il diario di Miki - Latte psicosomatico per Miki


Miki il visionario: io non c'entro! Scenetta tipica metà anni sessanta. Due tipi che puzzano di nicotina, entrambi con il colesterolo alto e una ipertensione da tenere a bada, che litigano per futili motivi. C'è nei pressi il piccolo Miki e un certo Pipitò, mio compagno di classe delle elementari. Il latte, che allora era rigorosamente intero, ed oggi tristemente scremato, non contiene però sostanze illecite. Bah.

L'aplomb e la sciarra


Questa volta Natalia Milazzo racconta nella sua rubrica su Repubblica Palermo come la compostezza algida di certi tipi insospettabili si trasformi in una lite scalmanata una volta toccato il suolo palermitano.