venerdì 23 agosto 2013
L'energumena cretina
Screzio tra cani, risolto in men che non si dica. La coppia dei proprietari del cagnone da mezzo quintale va via ma non prima di aver insultato Miki e me: Scemo il cane e scemo il suo padrone, queste le parole che dice il tipo a voce bassa, stizzito. Allora, sono costretto a sottolineare che le cose non stanno esattamente così. Scemo tu, dico io, risparmiando il cagnone che non ha colpa alcuna. Il tipo corpulento, sopra il quintale, va via borbottando, ha capito di essere andato molto oltre i limiti del consentito. Ma a questo punto, il colpo di scena: è la lei che interviene, tornando sui suoi passi. E con accento settentrionale mi apostrofa: Ma sei scemo? Chiudendo esageratamente la o. Lui non solo non interviene ma porta ancora più il là il cagnone. No, cara, la scema sei tu! E' il minimo che io possa risponderle. La lei, corpulenta, e decisamente sgraziata, allora mi si avvicina minacciosamente, come chi ha deciso di passare alle mani. Non mi muovo di un millimetro, e tengo ben saldo Miki. Lei con gli occhi sbarrati mi ripete almeno un paio di volte "scemo". Le replico anch'io due o tre volte il medesimo epiteto. Poi, passo ad altro: Guarda che ti rompo le ossa, le dico. Si ferma e indietreggia e va via insultandomi. La mando affanculo alzando la voce (mi pento solo di questo).
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