sabato 18 giugno 2011

Madonna dei baci furtivi


Il racconto che scriverete, se ne avrete voglia, trarrà spunto da questo acrilico su tela realizzato nel 2007, Madonna dei baci furtivi, collezione privata, Donnalucata. Esposto a Milano e a Scicli all'interno della serie delle Madonne on the road. Racconti brevi o lunghi, componimenti poetici: non ci sono limiti. E' l'eros, bellezze, e voi non potete farci niente: se non prenderne atto, magari scrivendo un altro lirico testo.

5 commenti:

  1. Che bello che è questo quadro!
    A scriversi sopra qualcosa lo si rovina!

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  2. Lei era la “Madre” . La madre per volontà divina, la madre che non aveva conosciuto amore carnale, la madre che non aveva mai goduto , la madre che non aveva mai gioito, la madre che non aveva mai avuto ma solo dato e con sofferenza…che belli quei ragazzi che possono amarsi, godere ,gioire e non hanno il “privilegio” di diventare “madre”

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  3. Comunque sia adesso l'ho fatto! Ci ho scritto sopra e l'ho rovinato! Pardon!

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  4. La comunione, la delicatezza dell’attimo, il cedere a se stessi e all’altro nel contempo, necessitano della creazione di uno spazio protetto, delimitato, che permetta il raccoglimento, che dia un luogo alla possibilità di un’epifania.
    La donna che protegge e custodisce l’identità messa in gioco nel rapporto, sembra garantire che aldilà di ciò che vediamo, c’è un gioco di anime possibile e delicato in essere.
    Il contrasto fra il raccoglimento femminile e l’istintivo slancio erotico bloccato nella tensione dell’istante, si valorizzano a vicenda enfatizzandosi nel contrasto.
    Istintivamente respinto all’inizio dall’inconsueto espresso dall’attrazione omosessuale, la presenza della figura femminile mi ha poi forzatamente ricondotto ad osservare la purezza e lo slancio in se’ esaltandolo proprio nell’iniziale ripulsa.
    Un gioco stridente di contraddizioni giocato sulle visioni più intime che ci portiamo dentro e messo a nudo dalla consapevolezza che non giudica espressa dalla donna, che tutto copre ma conosce.

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  5. Lei lo aveva capito subito.....non aveva visto chi o cosa fosse entrato dalla porta sul retro ma aveva visto i suoi occhi illuminarsi, la sua pelle farsi più turgida, lui diventare più bello, quasi un raggio di sole lo avesse illuminato....
    Uscivano insieme da un paio di mesi e sin dall'inizio sapeva delle voci che correvano circa la sua non propria mascolinità...ma a lei quel suo essere ambiguo affascinava ogni giorno di più....la straniva il solo pensiero che qualcuno potesse fingere cosi profondamente di essere qualcosa di così diverso dalla realtà...la sconcertava il pensiero che ci si potesse annullare a tal punto per apparire diverso, o forse troppo uguale, agli occhi della gente ma nello stesso tempo provava un senso di ammirazione per il suo riuscire a celare così bene...a recitare minuto dopo minuto...anche con lei....
    Quando la toccava, quando la baciava sentiva un brivido di trasgressione corrergli lungo la schiena...era come se una terza presenza fosse sempre li, tra di loro...e ora questa presenza aveva una faccia...quella di un uomo...e da li a poco anche un nome...doveva saperlo...sapeva già cosa fare....
    Con una donna avrebbe forse lottato,avrebbe cercato di tenersi stretto quel pezzo di felicità che sentiva di aver conquistato ma con un uomo non ce la faceva proprio..e in realtà non lo voleva neanche...non riusciva ad odiarlo ma neanche ad avercela con lui...in realtà gli faceva un pò tenerezza, provava compassione per quel meraviglioso ragazzo che non riusciva a trovare una via d'uscita, una porta per la felicità....
    E allora decise di aprirgliela lei quella porta...lo invitò a casa,come tutti i venerdi sera...passavano la serata insieme seduti davanti la televisione a parlare del più e del meno, a ridere, a scherzare...
    Erano le 9 e mezza di sera e come tutte le settimane lui si presentò alla sua porta, fresco di doccia, profumato e sorridente come sempre...solo che questa volta ad aprirgli la porta non c'era lei, lei era dietro la tromba delle scale ad osservare la sua reazione...ad aprire quella porta c'era lui...l'altro...lei lo aveva rintracciato e gli aveva spiegato tutto, gli aveva detto che quello che più desiderava era vederlo felice e che aveva capito che solo con lui avrebbe potuto provarci veramente.....ora era là, a guardarli mentre i loro sguardi si incrociavano, mentre le loro bocche per la prima volta si incontravano...era strano ma un sorriso le attraversava la bocca, stava vedendo due persone innamorate perdersi l'uno nell'altro ed era stata lei a renderlo possibile...un giorno, ne era certa, sarebbe capitato anche a lei......

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