lunedì 28 febbraio 2011
I tre giorni del grande Maresco
Franco Maresco, Io e il Jazz
UNO SPETTACOLO IDEATO E DIRETTO DA FRANCO MARESCO
Programma
Giovedì 3 marzo • ore 21.00
Cinema Jolly - Via Domenico Costantino, 54 - Palermo
Ingresso Unico - Euro 5
IO SONO TONY SCOTT, OVVERO COME L'ITALIA FECE FUORI IL PIU' GRANDE CLARINETTISTA DEL JAZZ
Regia: Franco Maresco
Sceneggiatura: Franco Maresco e Claudia Uzzo
Direttore della fotografia: Alessandro Abate
Montaggio: Edoardo Morabito
Suono: Luca Bertolin
Produzione: Cinico Cinema con la partecipazione di Sicilia Film Commission e RAI Cinema
Italia 2010, b/n e colore, 128’
Presentazione a Palermo del documentario realizzato da Franco Maresco sul clarinettista jazz siculo-americano Tony Scott, già presentato al Festival di Locarno lo scorso anno.
Sarà presente il regista. Introduce Mario Bellone.
Il Goethe-Institut Palermo ha contribuito alla realizzazione del documentario offrendo la location per alcune interviste, come quella al musicologo Stefano Zenni, e organizzando un concerto del clarinettista tedesco Rolf Kühn, che aveva collaborato con Tony Scott. E la Germania è presente nel film e nella biografia del jazzista, nei materiali d’archivio della televisione tedesca che ha filmato Tony, eterno giramondo, in un grande concerto tenutosi al Jazz Festival di Berlino nel 1967.
Il film "Io sono Tony Scott, ovvero come l'Italia fece fuori il più grande clarinettista del Jazz" è stato realizzato in un arco di tempo di tre anni. Racconta la vita del clarinettista siculo-americano Anthony Joseph Sciacca, divenuto alla fine degli anni '40 Tony Scott, il più grande clarinettista del jazz moderno. Ripercorrere la vicenda musicale e personale di Tony significa raccontare sessant'anni di jazz, di incontri umani e artistici incredibili, ma anche, nello stesso tempo, la storia americana della seconda metà del secolo scorso, con le sue battaglie per i diritti civili e umani, di cui Tony Scott fu uno dei principali e appassionati sostenitori. Al culmine del successo lascia l'America e va in Oriente, dove inventa la World-music. Il suo declino inizia quando si stabilisce in Italia negli anni '60. Muore nel 2007 in un Paese che non lo ha mai riconosciuto come il grande artista che era.
Note di regia: “Con Io sono Tony Scott ho voluto raccontare un uomo che non solo è stato un genio del jazz, ma ha anche incarnato ai miei occhi l’idea stessa di Artista. Tony è stato un artista come pochi, scevro da qualunque tipo di compromesso, che per la sua libertà è stato emarginato, soprattutto in Italia. Diceva a chiunque in faccia quello che pensava e sosteneva che la musica e i soldi non vanno d’accordo. Dove poteva arrivare uno così? Nel mio piccolo, fin dai tempi di Cinico Tv, ho sempre guardato, come modello, a questo tipo di artista”
(Franco Maresco)
Tratto da Cinico Tv volume primo 1989-1992 edito da Cineteca di Bologna.
Venerdì 4 marzo alle ore 21.00
Goethe-Institut Palermo - Sala Wenders
Cantieri Culturali alla Zisa – via Paolo Gili 4, Palermo
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Franco Maresco, Io e il Jazz – Omaggio a Francesco Tirone
con Franco Maresco, Salvatore Bonafede e Franco Scaldati
Franco Maresco racconta la sua grande passione per il Jazz, iniziata da ragazzo e successivamente riportata nella sua opera cinematografica e televisiva. L’autore palermitano presenta e commenta nel corso della serata frammenti di cinico TV e di altri video realizzati nel corso degli anni in coppia con Daniele Ciprì. Ospiti di questo appuntamento saranno il pianista Salvatore Bonafede che accompagnerà l’attore e drammaturgo Franco Scaldati in un omaggio dedicato a Francesco Tirone, l’attore-personaggio simbolo del mondo di Ciprì e Maresco.
Sabato 05 marzo alle ore 21.00
Goethe-Institut Palermo - Sala Wenders
Cantieri Culturali alla Zisa – via Paolo Gili 4, Palermo
Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Franco Maresco, Io e il Jazz – La musica più comica del mondo
con Franco Maresco
Pochi sanno che Ciprì e Maresco hanno incominciato a lavorare insieme realizzando trasmissioni di jazz per una televisione palermitana che si chiamava (si chiama) TVM. Non percepivano uno stipendio vero e proprio, ma in cambio potevano disporre di attrezzature professionali per produrre i loro cortometraggi e, soprattutto, le prime strisce di Cinico tv, che di lì a poco sarebbe diventato uno dei programmi più originali e dissacranti della televisione italiana. Da allora il jazz è stato un elemento costante nella produzione televisiva e cinematografica di Ciprì e Maresco, e sono non pochi i documentari che i due autori palermitani hanno dedicato ad alcuni dei più grandi protagonisti di questa musica, come Louis Armstrong, Miles Davis e Duke Ellington. Nel 1996 realizzano “A memoria”, un mediometraggio muto pensato su misura per il leggendario sassofonista soprano Steve Lacy, il quale improvvisa sulle immagini del film. Una volta Ciprì e Maresco hanno detto: “Facciamo i film pensando al jazz, senza schemi precostituiti. Ci viene un’idea e la sviluppiamo improvvisando come se suonassimo in una jam session. Il nostro è un cinema jazzistico”.
L’iniziativa è curata da Cinestudio di Mario Bellone in collaborazione con il Goethe-Institut Palermo
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