martedì 31 agosto 2010

Graphic novel di formazione



Su Fb dopo aver postato "Latte psicosomatico" (già apparso per intero in questo blog) sto pubblicando "Il bambino che voleva guidare gli autobus" (apparso a suo tempo anche in questa sede). I due racconti messi assieme e miscelati (ma anche separati) costituiscono un graphic novel di formazione. Mi piacerebbe trovassero la via della carta. Il mio è un pio desiderio.

8 commenti:

  1. Gianni, che bello! Forse era questo uno dei progetti di cui parlavi. Dai, amalgama il tutto e mostrane qualche anteprima.

    P.S.: Ogni tanto ci pensi ad un progetto corale con altri autori a cui avevamo accennato tempo fa? Io si, visto che in qualche modo mi piacerebbe farne parte. Mi raccomando, non dimentichiamolo che prima o poi arriverà l'idea giusta :)

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  2. Questo è un progetto che mi ritrovo a desiderare di realizzare su carta dopo aver notato che su fb ha riscosso molti consensi. Una fan è Maria grazia Perini, la mitica direttrice di Eureka e del Corriere dei Piccoli!
    Ma sono altri i progetti di cui faccio sibillinamente cenno: Tunnel of love dovrebbe uscire prima che l'anno finisca su Mucchio. La short song story è piaciuta molto. L'altro progetto è quello che per il momento mi vede assolutamente silente!
    Il progetto corale è un sogno da realizzare!

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  3. Ecco.
    Avevo capito che questo era il progetto che invece ti vede assolutamente silente :)
    Bene, altre cose da scoprire poi, allora.
    Conosco la storia della Perini (e, ahimè, della recente diatriba con Max Bunker) e farebbe piacere a chiunque ricevere il suo apprezzamento.

    Restiamo tutti in spasmodica attesa, allora.

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  4. Io tifavo MGP già trentacinque anni fa: Secchi non lo sopporto da troppo tempo.
    Faccio il misterioso, ma poi, vedrai, tutto sarà chiaro...

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  5. Sì, sono due storie bellissime. Vorrei vederle anch'io su carta! In bocca al lupo, Gianni.

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  6. Grazie, Giovanni! Il ritorno casalingo, tutto bene?

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  7. Un po' di sbandamento iniziale, ma credo che sia normale: anche le paturnie ad esso correlate. Ritrovare idee, immagini e colori visti a singhiozzo per oltre un mese aiuta tantissimo a riprendere le coordinate.

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