Tra ansedonie e cene in foschi castelli non mi sembra proprio un'estate d'amore, direi piuttosto di scintlle e d'odio; ma il disegnatore non è un mistificatore, è un poeta visionario, che pur avendo diritto ai suoi sogni, non rinuncia a sottendere espressivamente, con la levità del segno, il sostrato semantico che l'ispira.
Tra ansedonie e cene in foschi castelli non mi sembra proprio un'estate d'amore, direi piuttosto di scintlle e d'odio; ma il disegnatore non è un mistificatore, è un poeta visionario, che pur avendo diritto ai suoi sogni, non rinuncia a sottendere espressivamente, con la levità del segno, il sostrato semantico che l'ispira.
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