domenica 28 ottobre 2012

La sinistra evaporata

Serata tra amici alla vigilia del voto. Siamo in otto. Tutti di sinistra, tutti più o meno in disaccordo. Prevale l'incertezza su chi votare. Si fa avanti l'elettore col voto di protesta (Grillo), controbatte l'elettore disincantato che decide per l'astensione, si insinua l'elettore col voto utile (Crocetta) e dice la sua l'elettore col voto di testimonianza (Marano). E' uno scontro dai toni pacati e rassegnati che si agitano un po' quando chi voterà Grillo si dice sicuro che la protesta andrà a segno: ma è l'astensionista a smontarlo con argomenti forti, concludendo che la protesta è concreta se prevale il non voto e riconoscendo tuttavia che la Marano meriterebbe il voto di simpatia. Si apre il dibattito sul voto perdente a Fava che ha commesso l'enorme stupidaggine di trascurare i documenti della burocrazia. Prende coraggio allora chi pensa che Crocetta potrebbe essere l'unica alternativa alla destra di Musumeci e Miccichè. Ma i più scafati parlano di contiguità con il governo Lombardo. E qui siamo tutti d'accordo anche perchè non è così palese e proficua la sconfitta del berlusconismo. Prevale la disistima a vario titolo per Crocetta. Si apre il dibattito sul Pd spaccato e responsabile di questa liquefazione (e poi evaporazione) della sinistra. Riprende fiato il grillino dell'ultima ora. Si insinua nel dibattito incerto e a zig-zag la ridiscesa del cavaliere che condanna la magistratura a quarant'anni di lavori forzati. Ci si accorge che Grillo è l'altra faccia della medesima medaglia: tornano in campo Crocetta e Marano. La leader della Fiom raccoglie il consenso e la di simpatia di quasi tutti (ma non il suffragio concreto), Crocetta non viene preso in considerazione, ma almeno due degli astanti pensano di votarlo turandosi il naso. Questa, in un microcosmo di persone avvedute, la sintesi di cosa è oggi la sinistra e di cosa sarà il voto oggi in Sicilia.

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