venerdì 26 ottobre 2012

La comunicazione è tutto: anzi, nulla

I pubblicitari di oggi sono dei falliti: continuano a non capire come si comunica (cosa gravissima se considerate che questa è l'epoca della comunicazione per definizione). Mancano di talento o sono dei narcisisti che antepongono la loro ideuzza al prodotto? E a quanto pare i committenti, nella maggior parte dei casi, si dimostrano ostinati masochisti nel far naufragare miseramente il loro prodotto affidandolo a mani incapaci e velleitarie. L'unica pubblicità che ha bucato lo schermo e ci ha rotto ampiamente le gonadi, lasciando un segno indelebile, inconfondibile, decisamente efficace, è quella che promuove i prodotti da forno bucolici con la faccia di Antonio Banderas. Piaccia o no. E se non siete dei teen-agers ricorderete che la réclame degli anni sessanta era una macchina da guerra micidiale: non sbagliava mai un colpo: Cynar, China Martini, Brillantina Linetti, Coppertone, Colgate, Coca Cola, Olio Sasso, Salame Negroni. Nove su dieci avevano, i committenti di allora, la fortuna di essere pubblicizzati come Dio comanda. E di vendere grandiosamente. Oggi, fatte salve rarissime eccezioni, compresa la mercanzia pubblicizzata dall'ex sex-simbol spagnolo, feticcio di Almodovar, non resta nulla. Tutto questo per dire che la comunicazione è tutto: e l'unico che sta lasciando il segno, politicamente parlando, che piaccia o no (a me per esempio non piace neanche un po') è Beppe Grillo. E' l'unico brand in grado di farsi ascoltare, di lasciare i suoi graffi sulla pellaccia coriacea di tutti, anche delle persone più scafate. E' l'esatto contrario della querula Fornero, che passa dal pianto melodrammatico ai termini speciosi da prima della classe: sarà presto salutata da una selva di calci in culo. Grillo vincerà e sarà un problema politico non da poco: dice di essere incompetente e noi gli crediamo. Comunicare bene il nulla è un'arte sopraffina.

1 commento:

  1. Più che un brand è un brandy a cui molti si sono attaccati e si ubriacano....la stessa cosa avvenne con mister B. e abbiamo visto com'è finita.
    Un aforisma ad hoc di Maria Luisa Spaziani:"mi sentirei di lodarlo se potessi fare il suo elogio funebre". Per me andrebbe bene per Grillo: lo loderei come comico ma non come politico! A Mister B., invece, non gli riserverei l'elogio funebre!!!

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