martedì 2 agosto 2011
Mafiaman
Lo scorso anno, più o meno di questi tempi, dopo una lunga chiacchierata con Franco Maresco, nasceva Mafiaman. Si potrebbe dunque dire, citando giusto Maresco, Mafiaman che visse due volte. La prima versione, che risale a oltre vent'anni fa, era una miniserie televisiva realizzata dal grande regista palermitano in coppia con Daniele Ciprì. Rinasce in versione grafica con le sembianze interpretate da me: ma lo vedrei anche nelle vesti di personaggio multimediale (disegnato, animato, dal vero e in 3D). Un personaggio così, lo disegno a occhi chiusi, tanto mi è congeniale. Attendo che Franco metta nel frattempo a punto altri suoi impellenti progetti. Sono sicuro che Mafiaman vivrà una tremenda e bellissima seconda vita!
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Mafiaman mi fa pensare ad un film, girato a poca distanza dalla mia casa (di allora, quasi quarant'anni fa): il titolo dovrebbe essere "un uomo in ginocchio", con giuliano gemma che, mi sembra, interpretasse un onesto cittadino costretto a piegarsi, appunto, alla mafia. Che gli faceva esplodere il suo chioschetto di bibite, costruito all'angolo di Piazza Papireto, un po' più sù dell'accademia di belle arti. E io dal balcone mi guardavo le riprese.
RispondiEliminaE non posso non pensare al chioschetto delle limonate all'angolo di Via Venezia con Via Roma, accanto il biondo. La sua demolizione, volontaria (accadde appena conclusa la sindacatura di Orlando, e non ne ho mai condiviso il perchè) e non cinematografica, per me fu il primo segno del disastro verso cui Palermo si stava lanciando a folle velocità. Perchè distruggere e non recuperare il bellissimo chioschetto? E penso pure al bombarolo di De Andrè, che come apice della sua contestazione fa esplodere un chiosco di giornali.
Caro Zorro de la Vega, non credo che Mafiaman gradirebbe le tue suggestioni e i tuoi struggimenti: lui è un eroe (sic!) del male, anzi, del peggio. Sta dalla parte dei malfattori e combatte i buoni e i deboli: uno stronzo!
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