sabato 8 ottobre 2011

Il Capo


Sono migliaia le cose di Palemo da odiare, disprezzare e combattere. Ma c'è una cosa che è tra le più belle al mondo: il Capo. Un mercato che frequentavo da bambino, mio padre lo bazzicava spessissimo. Ricordo tra i tanti acquisti, il pane profumato e saturo di "cimino" e la gran quantità di mele rosse e luccicanti. Non apprezzavo tutti quegli odori forti (oggi profumi inebrianti) e la vista di quelle ugole che "abbanniavano" senza ritegno le merci, mi provocava uno strano senso di nausea. Troppo caos e troppe sollecitazioni per me ancora piccolo e troppo delicato. Ma capivo che quella infinità di colori sgargianti e festosi era una cosa unica che difficilmente avrei rivisto in altri luoghi. E nei pressi c'era una bancarella di fumetti usati dove cominciavo ad adocchiare gli albi a striscia di Tex. A due passi c'era l'edicola dove papà mi comprava i primi Capitan Miki, Blek, Comandante Mark.... Oggi, vedere e annusare il Capo, è una tra le esperienze che non possono non essere vissute da chi capita in questa bellissima, disgraziata e martoriata Palermo. Il Capo è tra le cinque cose della Sicilia che più amo.

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