domenica 1 febbraio 2015
Non mi piace l'apericena
Io da ragazzo, sempre di sinistra, muovendomi in un ambito "ortodosso" e piuttosto morigerato (Pci quasi sempre, Democrazia proletaria con un certo disagio, e finanche partito radicale nel momento di maggior veemenza pannelliana corroborata dalla sponsorizzazione di Sciascia) guardavo con sospetto e non capivo e non condividevo le scelte dei miei coetanei attratti da Servire il popolo, Potere operaio, Avanguardia operaia, Operai operai, Operaio e operaia e Piccoli operai crescono. Per questa mia scelta venivo emarginato e bollato come revisionista o addirittura socialdemocratico (allora essere etichettati come socialdemocratici era peggio che essere figli di puttana). Insomma, nell'immaginario di tutti i compagni ero un piccolo borghese aspirante artista ma lontano dagli operai e con poche speranze di fare sesso spinto con le ragazze-compagne-operaie. Il problema risiedeva proprio in questo dilemma: perché io volevo fare l'artista e gli altri si rompevano il culo per fare gli operai o per rappresentarli con grande passione? C'era anche un fatto prettamente estetico che a me non sfuggiva e che non mi difettava (disegno da sempre e guardo le cose per la loro bellezza-bruttezza con la lente astigmatica dell'arte). La maggior parte dei servitori del popolo operaio erano attraenti dal punto di vista sessuale ma non perché particolarmente belli e/o appetibili in quanto a ormoni superdotati: essi acchiappavano le ragazze in quanto maoisti-leninisti-castristi e mai stalinisti: dimenticavano, peccato, Gramsci. Sono passati numerosi lustri: resto di sinistra e tra mille difficoltà e miliardi di dubbi. Resto come allora un "ragazzo" del pci, dunque ormai "solo" un socialdemocratico: ora però lo sono felicemente. Lo ripeto per chi non volesse rileggere il pistolotto fin qui scritto: sono socialdemocratico. I miei amici operai-operai col culo al caldo hanno cambiato bandiera nel frattempo, parecchio tempo fa: e ci sono stati Casini, Forza Italia e robe di destra davvero imbarazzante. Poi ci sono quelli che pensano di avere ancora 16 anni: e non vogliono morire democristiani. Qualcuno dica loro che gli operai sono stati licenziati, che stanno più a cuore a me che non me ne sono mai occupato. Che quei mix imbevibili di alcol e coloranti finiranno per danneggiare ancor di più i loro poveri e sofferenti fegati. Fegati che si rodono per Mattarella: era meglio Che Guevara. Una t-shirt o due del bel rivoluzionario ce le ho pure io, le regalo a primi due che mostreranno 12 anni mentali e 85 nel fisico.
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