giovedì 14 marzo 2013
Piccola rassegna stampa sulla mia pittura
"Si scorge una luminosa e melodiosa joie de vivre nella pennellata libera di Allegra come nelle felici spiagge di una vacanza o nella piena e dolce serenità di certi ginecei e talvolta nell'entusiasmo di un incontenibile enfattilage che rievoca perfino le tavole dei cantastorie".
Marcello Benfante, Repubblica
"Le donne abbracciano la città urlando il loro ironico dissapore, gli uomini osservano da lontano, intrigati ma distanti. Donne nude e non a caso, uomini vestiti e non a caso: belli i personaggi di Gianni Allegra. Personaggi che aggrediscono con la loro forza ironica e suadente, divertenti giganti con la faccia deformata che avvolgono lo spettatore come fossero serpenti: Allegra mette allo scoperto la femminilità come forma esibizionista che trascende la tela per avvicinarsi al fumetto. Che, in fondo, non è che una delle anime di Allegra: fumettista, pittore, vignettista, e chi più ne ha…"
Simonetta Trovato, Giornale di Sicilia
"A far da perno alla struttura compositiva vi è l'occhio come baricentro del mondo che scioglie la nuda incandescenza del sentire: ecco allora che la profondità si proietta in superficie dilatando la linea delle forme a suo piacimento, assottigliando il collo, evidenziando la geometria circolare di un seno, tracciando la bocca con una linea bianca contornata da due pennellate rosse… Impossibile rimanere indifferenti di fronte al divertimento pseudo-verista che Allegra mette in gioco con la sua sintassi espressiva che nient'altro chiede se non uno sguardo fuori dalle maglie della convenzione."
Daniela Di Raffaele, TrovaPalermo
"La pittura di Gianni Allegra segna un sensibile cambiamento di passo, rinunziando alle nette campiture disegnative e alla esplicita contaminazione con il fumetto e l'illustrazione per concentrarsi su una stesura più mossa e frammentata, persino sgarbata nel mostrare il movimento del pennello, su una tavolozza di contrasti dissonanti memore della tradizione espressionista."
Sergio Troisi, Repubblica
"Corpi di terra senza essere terra, corpi che si agitano che danzano che improvvisamente si fermano, corpi che dialogano col solo linguaggio dei loro colori, quasi che un ritmo prendesse forma tra una tonalità e l'altra e che questa sonorità diventasse il canale per conversazioni impossibili. Sonorità che si fa sentire in ogni dettaglio di figura."
Joselita Ciaravino
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