martedì 28 agosto 2012

La destra siciliana si è sbriciolata

La destra siciliana che sembrava messa bene, compattata da Miccichè al Pdl passando per Lombardo, sul nome carismatico di Musumeci, si è rotta. E' andata in pezzi. I cosiddetti autonomisti, i sicilianisti di nuova generazione (leggi Lombardo e Miccichè) hanno sentito odore di bruciato: i loro piani sono stati messi in discussione dagli inquieti seguaci di Berlusconi. Che dalla Sicilia intende lanciare il primo e significativo segnale di rimonta nella sicura ridiscesa in campo nazionale. Non esiste più dunque una destra siciliana granitica e praticamente imbattibile. Se ne dedurrebbe, ergo, che la sinistra, sempre in affanno, ora invece avrebbe l'occasione storica di conquistare (per la prima volta) la Sicilia . Sono dell'avviso che Claudio Fava sia l'uomo giusto, l'uomo della svolta. Per una serie di motivi che dirò più in là. Ma se la destra farfuglia, osservo, ahimè, che la sinistra bofonchia. La vignetta è apparsa oggi su Repubblica.

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